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domenica 23 luglio 2023

INFOCESVAM MAGGIO GIUGNO 2023

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO X, 41/42 N. 3, Maggio – Giugno 2023, 1 luglio 2023

X/3/701 La decodificazione di questi numeri è la seguente: IX anno di edizione, il mese di edizione di INFOCESVAM, 701 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento. Questo numero è principalmente dedicato all’aggiornamento dei progetti in corso e alla situazione dei master.

X/3/702 – Il dott. M.B., Master in Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale. Obiettivi, Piani e Mezzi, la prossima sessione estiva di laurea discuterà la tesi “Dalla legge 801/1977 alla legge 124/2007. L’evoluzione dell’Intelligence e dell’Antiterrorismo”.

X/3/703 Progetto 2015/1 Dizionario minimo della Grande Guerra. Il progetto è stato realizzato. È nella fase di divulgazione. Sono disponibili a chi ne fa richiesta 15 serie di 12 Volumi. Le Federazioni possono chiedere l’invio gratuito previo rimborso spese postali

X/3/704 Il dott. R.G., Master in Storia Militare Contemporanea dal 1792 - 1960, la prossima sessione estiva di laurea discuterà la tesi “Le prime fasi della battaglia di Francia. L’Attacco al forte di Eben Email 10-11 maggio 1940”

X/3/705 Progetto 2016/1. Dizionario mino della Guerra di Liberazione 1943-1945. Il progetto ha realizzato 7 volumi su 8. I volumi editi possono essere richiesti per l’invio gratuito dalle Federazioni, previo rimborso spese postali. Il Volume n. 1 sarà edito in occasione dell’80° anniversario il prossimo settembre

X/3/706– Il dott. DP. A.., Master in Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale. Obiettivi, Piani e Mezzi, la prossima sessione estiva di laurea discuterà la tesi “Il Ricorso alle nuove tecnologie e l’uso di Internet nella lotta al Terrorismo”.

X/3/707. Progetto 2017/1 La prigionia e l’Internamento. Pubblicati 4 volumi che sono a disposizione anche singolarmente. Il Vol. IV dedicato alla memoria è nella sua fase di manoscritto 5. Prevista pubblicazione per il mese di luglio 2023.

X/3/708. Progetto 2017/2 “I Soldati Italiani sulla Testa di Ponte di Anzio”. Pubblicato il volume I. Il Volume due è nella fase finale di manoscritto 5. Prevista pubblicazione a luglio 2023 o settembre ottobre 2023.

X/3/709. Con il mese di luglio iniziano le pubblicazioni della Collana I Libri del Nastro Azzurro – Serie Università con la pubblicazione di opere predisposte dai frequentatori di Master. I Volume sarà quello di Monica Apostoli “Il Genio Telegrafisti. Il 3° ed il 7° Reggimento Genio Telegrafisti

X/3/710. Il Dott. Roberto Olevano, già frequentatore di Master, ha predisposto la ricerca su “La prima Ritirata di Russia. 1812. (Titolo provvisorio) con la finalità mdi pubblicare un volume nella serie della Collana I Libri del Nastro Azzurro Serie Università.

 X/3/711 – Il dott. A.S.., Master in Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale. Obiettivi, Piani e Mezzi, la prossima sessione estiva di laurea discuterà la tesi “Il Terrorismo. Un fenomeno che non riesce a fermarsi”.

X/3/712 – Marco Montagnani, Presidente della Federazione di Asti, Consigliere Nazionale, ha predisposto come manoscritto 4 la ricerca “L’affondamento del Pirografo requisiti Conte Rosso24 MAGGIO 1941. La pubblicazione del volume è prevista per il prossimo ottobre 2023

X/3/713. Progetto 2017/2 Capire la Grande Guerra. Concluso. Sono stati pubblicati tre volumi (,13, n.14, n.15) La serie di tre volumi è disponibile alle Federazioni che ne fanno richiesta, salvo rimborso spese postali.

X/3/714 – La Dott.ssa G.M., ., Master in “Politica militare comparata dal 1945 ad oggi. Dottrina, Strategia, armamenti”, la prossima sessione estiva di laurea discuterà la tesi “La Legione romana attraverso “L’arte della Guerra” di N. Macchiavelli”.

X/3/715 – Progetto 2018/1. Le Leggi Raziali ed il Valore Militare. Progetto concluso. Sono stati prodotti tre volumi La serie è disponibile alle Federazioni che ne fanno richiesta, salvo rimborso spese postali

X/3/716 – Progetto 2019/1 “Il Corpo Italiano di Liberazione ed il Valore Militare. La ricerca è conclusa. Il volume è nella fase di predisposizione di Bozza 2. Sarà edito nel mese di luglio 2023. Le Federazioni possono chiederne 5 Copie ciascuna, salvo il rimborso delle spese postali. Sarà data comunicazione tramite la email “ricerca.cesva@istitutonastroazzurro.org

3/717 – Il dott. PP.S., Coeso di Aggiornamento e perfezionamento in  Terrorismo ed Antiterrorismo Internazionale. Obiettivi, Piani e Mezzi, la prossima sessione estiva di laurea discuterà la tesi “HUMIT. Tecniche di interrogatorio negli Stati Democratici. Una riflessione etica alla luce del diritto umanitario internazionale”

X/3/718 - Progetto 2019/2 Le Vicende dei Militari Italian in Russia 1941-1953. È stato pubblicato il primo volume dalla serie. Il Volume 2 ed il Volume 3 sono terminati come manoscritto n. 5. Si attende la disponibilità della Tipografia al fine di procedere alla loro stampa e pubblicazione

X/3/719 il Dott L.A., Master in “Politica militare comparata dal 1945 ad oggi. Dottrina, Strategia, armamenti”, la prossima sessione estiva di laurea discuterà la tesi “Il Sistema Nike Hercules in Italia nel periodo della guerra fredda”.

X/3/720 – Progetto 2020/1 “La prigionai Italiana in mano britannica Kenya. Il Volume è nella fase di manoscritto 4.  Si prevede che per settembre p.v. si completa il manoscritto 5 e si avvii la fase di editing

X/3/721 – Progetto 2020/2 Le Riforme Militari tra il 1919 ed il 1919. Sono stati pubblicati Tre volumi che sono disponibili a richiesta, e come prassi, saranno inviati gratuitamente, salvo rimborso delle spese postali. Il Volume dedicato agli ordinamenti dal 1940 al 1946 è approdato alla fase del manoscritto 3

X/3/722 – Progetto 2021/2 Centenario della Traslazione del Milite Ignoto. Il progetto è concluso. Sono disponibili la medaglia coniata nell’occasione che si può richiedere a segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org

X/3/723 – Progetto 2022/1 Implementazione Archivio Digitale. Vds Annesso a questo bollettino

X/3/724 – È in corso la definizione delle proposte per i titoli dei progetti 2024 al fine di aderire alla prevedibile richiesta del Ministero della Difesa – Gabinetto del Ministro.

X/3/725 – Prossimo INFOCESVAM sarà pubblicato il 1 settembre 2023. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM.

lunedì 10 luglio 2023

Antonio VIgliano. A proposito di HUMINT

 

          Nuovi scenari e nuove sfide

 

L’attuale scenario geopolitico internazionale presenta una ricca varietà di nuove minacce, alla quale la human intelligence si sta adattando al contrasto. Come già descritto in precedenza, è tornata in auge dopo un lungo periodo, nel quale ha assunto ruoli secondari. Con i moderni conflitti asimmetrici è tornata ad essere la protagonista della ricerca informativa, dimostrandosi all’altezza dei compiti assegnati e dimostrando un’ottima capacità di adattamento e di evoluzione sia in campo strategico, sia nel campo operativo.

Al giorno d’oggi il dominio delle informazioni è fondamentale per la condotta di qualsiasi operazione politica, economica e militare, costituendo, di conseguenza, un fattore di potenza. Pertanto, l’intelligence costituisce uno strumento essenziale per la previsione e la comprensione di tutti i movimenti degli assetti geopolitici internazionali.

I fenomeni indiretti scatenati dalla globalizzazione hanno portato le Agenzie per le informazioni e la sicurezza a lavorare in maniera meno settoriale, a vantaggio dei sistemi integrati e del lavoro interdisciplinare, e aprendo a nuovi settori della conoscenza. Le nuove minacce che hanno reso globale il concetto di sicurezza[1], hanno portato gli Stati a dotarsi di agenzie di intelligence sempre più all’avanguardia, per stare sempre un passo avanti ai propri avversari e per continuare a garantire l’indipendenza, l’integrità politica ed economica dello Stato e delle sue istituzioni, la sicurezza dei cittadini, delle imprese e dei rispettivi beni, sia in patria che all’estero.

Oltre ai conflitti asimmetrici che non caratterizzano più solamente zone delimitate, ma riescono ad influenzare diverse aree, la globalizzazione ha portato alla luce un altro tipo di conflitto: la “guerra economica”.

Questo tipo di conflitto, è caratterizzato da competizioni strategiche di tipo economico tra due o più Stati e basato su scontri fatti sui tavoli delle borse e delle camere di commercio, tra quotazioni di mercato, disponibilità di materie prime, crediti, debiti, speculazioni finanziarie, contenziosi finanziari e corsa allo sviluppo tecnologico. Per combattere battaglie di questo tipo, nelle quali sono entrati prepotentemente anche attori non statali (grandi banche d’affari, holding, multinazionali e lobbies finanziarie di ogni tipo), è più che mai necessario una intensa attività informativa. Gli Stati che combattono queste battaglie, oggi ancor più devastanti grazie al dominio cyber[2], devono stare al passo con tutti i sistemi di informazione e sicurezza per assicurare la difesa delle proprie risorse strategiche e dei propri interessi nazionali, cercando nel frattempo di indebolire l’avversario soprattutto nel settore della ricerca[3]. Per fare ciò, è necessaria la partecipazione di strutture private, in una sorta di mutua collaborazione tra Stato e imprese.

La guerra economica è fondamentalmente basata su informazioni e comunicazione. Gli attori che vi prendono parte sono spesso interdipendenti tra loro e agiscono in una rete globale che non ha confini dal punto di vista geografico e non risponde a criteri giuridici unitari[4]. Di conseguenza ogni attore che vi prende parte deve essere in grado, come in un conflitto asimmetrico, di mettere in atto tutte le tecniche di Information Warfare[5], ovvero, una procedura di approccio basata sulla gestione e l’utilizzo dell’informazione a tutti i livelli, allo scopo di assicurarsi il vantaggio sull’avversario.

Il professor Martin C. Libicki, dell'Institute for National Strategic Studies, sostiene che esistano sette tipologie di Information warfare con l'avversario, sia esso politico, militare o economico[6]:

-        command and control warfare (C2W) (guerra di comando e controllo), che mira a colpire la testa e il collo dell'avversario;

-        intelligence-based warfare (IBW) (guerra basata sulle informazioni), che consiste nel progettare e proteggere i propri sistemi per la gestione dell'informazione, e nell'ingannare e inquinare quelli avversari al fine di dominare il campo di battaglia;

-        electronic warfare  (guerra elettronica) che sfrutta sofisticati apparati radioelettronici e strumenti di crittografia;

-        psychological warfare (PSYOP) (guerra di operazioni psicologiche sui singoli o sulla massa) in cui l'informazione è adoperata per influire e per modificare pensieri e opinioni di soggetti amici neutrali o nemici;

-        hacker warfare (HW) (guerra degli esperti informatici) che prevede l'attacco a computer, reti telematiche e sistemi di elaborazioni dati;

-        economic information warfare (EIW) (guerra delle informazioni a rilievo economico) con la paralisi delle informazioni o il loro pilotaggio volto a garantire la supremazia economica;

-        guerra cibernetica, che è la sintesi delle operazioni più futuribili sul campo di battaglia, con l'utilizzo di alta tecnologia informatica, elettronica, satellitare ecc.

A queste si aggiungono tutte le attività per riuscire ad ottenere la superiorità di conoscenze rispetto all’avversario. La conoscenza è senza dubbio l’arma più potente. Il possesso ed il mantenimento di conoscenze superiori all’avversario, rappresenta un punto chiave per la risoluzione degli odierni conflitti, soprattutto quelli economici. A tale scopo, il supporto agli enti governativi sarà fornito dalle Università e dai centri di ricerca, i quali, rappresentano il nerbo della conoscenza di un paese.

Sulla base di questi nuovi criteri di guerra cognitiva[7] vengono rimodellate le varie specialità dell’intelligence, e aggiornate le metodologie di impiego per combattere la guerra economica. Anche la humint, alla pari delle altre specialità, concorre alle attività di controllo e monitoraggio dei comportamenti irregolari che potrebbero nuocere ai settori strategici dello stato e di conseguenza alla sicurezza nazionale, lavorando all’acquisizione di notizie dopo un’accurata analisi (nel campo economico, soprattutto scientifica), consentendo al Decisore politico di giocare d’anticipo. Oggi è più che mai indispensabile giocare d’anticipo, ed il fattore umano gioca ancora un ruolo determinante. Sapere anticipatamente, ad esempio, se l’avversario sta cercando di mettere in atto una manovra comunicativa per infangare un marchio, o sta preparando una manovra speculativa, è di fondamentale importanza. Così come è di fondamentale importanza conoscere in anticipo rispetto all’avversario determinate realtà, dove sia possibile intraprendere nuove attività commerciali e nuovi investimenti per le proprie imprese nazionali. Giocano un ruolo fondamentale in quest’ultimo caso, le attività di promozione delle Camere di commercio e dei centri culturali.

La cooperazione tra le Agenzie di Intelligence e la collaborazione con altre entità governative, formano il nocciolo duro della così detta “Intelligence economica” che ha, appunto, lo scopo di raccogliere informazioni sensibili per poter danneggiare l’avversario e di proteggere i propri interessi nazionali, utilizzando tutti gli strumenti della guerra cognitiva[8].             

                                    



[1] Masci Claudio – Piacentini Luciano, Humint questa sconosciuta…Rubbettino, p. 212 – 222 (Metti: Ivi, pp.212-222)

[2] “Un dominio all'interno del contesto informativo costituito dalla rete interdipendente di infrastrutture informatiche e dei dati residenti, inclusi Internet, reti di telecomunicazioni, sistemi informatici, e di processori e i controlli integrati”

Cit. Department of Defense, Dictionary of Military and Associated Terms (JP 1-02), Joint Publication 1-02, 8 November

2010, As Amended Through 15 February 2016 p. 57

[3] Masci Claudio Masci – Piacentini Luciano, Humint questa sconosciuta…Rubbettino, pp. 212 - 222

[4] https://www.sicurezzanazionale.gov.it/sisr.nsf/approfondimenti/economia-e-intelligence.html

[5] https://www.difesaonline.it/evidenza/diritto-militare/la-post-truth-era-e-linformation-warfare-la-nuova-sfida-globale

[6] https://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_dell%27informazione

[7]La Guerra Cognitiva, nello specifico, si occupa di confrontare le differenti capacità di produrre, mettere in relazione ed eludere elementi di conoscenza in un contesto conflittuale, facendo ricerche in tutti i campi che trattano i processi comunicativi (dalla psicologia all’informatica).

Cit. https://www.sicurezzanazionale.gov.it/sisr.nsf/approfondimenti/economia-e-intelligence.html

[8] https://www.sicurezzanazionale.gov.it/sisr.nsf/approfondimenti/economia-e-intelligence.html

giovedì 29 giugno 2023

Annalisa Gozzi, Il Consiglio Artico si risveglia sotto la Presidenza Norvegese

 l passaggio di testimone è avvenuto lo scorso 11 maggio a Salechard, in Russia, tra buoni auspici e nuove sfide

Fine dello stallo

In tempi burrascosi per la cooperazione internazionale, la cittadina russa di Salechard ha ospitato l’11 maggio il tredicesimo incontro del Consiglio Artico, forum per la cooperazione tra gli Stati e le popolazioni della regione su temi quali lo sviluppo sostenibile e la protezione dell’ambiente. 

In tale occasione si è conclusa la presidenza biennale russa, sotto cui l’organizzazione era entrata in una fase di stallo a seguito dell’invasione in Ucraina. Il passaggio di consegne nelle mani della Norvegia si è svolto con insospettata fluidità. Un risultato “degno di nota” e frutto del “duro lavoro di tutte le parti coinvolte”. come affermato da Morten Høglund, nuovo presidente degli Alti Funzionari dell’Artico.


Da Osservatore Artyico, giugno 2023

lunedì 19 giugno 2023

Temi di tesi di laurea.


 Il problema dello scioglimento dei ghiacci rappresenta un ottimo tema per Politica MIlitare in quanto le possibilità di militarizzare terre sovrane aumenta sempre più


 Master in Politica MIlitare Conparata

venerdì 9 giugno 2023

Definizione di Articol

 L’Artico è la regione più settentrionale della Terra.

La maggior parte degli scienziati definisce l’Artico come la regione situata sopra al Circolo Polare Artico, una linea immaginaria che circonda il globo a circa 66 ° 34 ‘N.


Da Osservatorio artico (redazione@osservatorioartico.it) riporta la seguente definizione di Artico

L’Artico comprende il bacino dell’Oceano Artico, le aree settentrionali della Scandinavia, Russia, Canada, Groenlandia, e lo stato americano dell’Alaska.

circolo polare artico cartina
circolo polare artico cartina

La regione Artica è davvero immensa e quasi completamente coperta dall’acqua, in gran parte acqua dolce congelata: basti pensare che i ghiacciai dell’Artico costituiscono circa il 20% della fornitura di acqua dolce dell’intero globo terrestre.

Gran parte dell’Artico, tuttavia, è costituito da acqua salata dell’Oceano Artico. Alcune parti dell’oceano rimangono congelate per tutto l’anno (o quasi tutto). L’acqua di mare congelata viene comunemente chiamata ghiaccio marino. Spesso il ghiaccio marino è completamente coperto da una spessa coltre di neve.

Il ghiaccio marino ha un’importanza fondamentale per la vita sulla Terra, dato che aiuta a determinare il clima terrestre.

Durante i mesi invernali dell’emisfero settentrionale, l’Artico è uno dei luoghi più freddi e più bui della Terra. Il circolo polare artico segna la latitudine sopra la quale il sole non tramonta sul solstizio d’estate e non sorge sul solstizio d’inverno. Al Polo Nord, il sole sorge una volta all’anno e tramonta una volta all’anno: ci sono sei mesi di luce diurna continua e sei mesi di notte continua. Alle latitudini più basse, ma a nord del circolo artico, la durata del giorno e della notte continui è più breve.

 

martedì 30 maggio 2023

La Rotta Artica


Da Wikipedia:

 La rotta artica[ (in russoСе́верный морско́й путь?traslitteratoSevernyy morskoy put; detta anche rotta artica russa o rotta marittima artica]; già detta: rotta artica marittima sovietica[10]) è una tratta marittima commerciale definita ufficialmente dalla legislazione russa come una rotta a est di Novaya Zemlya e che scorre lungo la costa artica russa dal Mar di Kara, lungo la Siberia, fino allo stretto di Bering.


In un Recente incontro tra Xi e Putin la Cina e la Russia hanno firmato protocolli che aumentano l'impegno cinese nel potenziamento della Rotta Artica.

martedì 9 maggio 2023

Aggiornamenti



 Osservatorio Artico, diretta da Leonardo Parigi, è una testa giornalistica  (registra a Genova) che fornisce on line in un ampio spettro le notizie slle terre polari in particolare l'ARtide

Per info: www.osservazioneartico.it


sabato 29 aprile 2023

Previsioni sui 30/40 anni

 

Un Artico senza ghiaccio


Questo è il titolo dell'articolo che si può trovare su Osservatorio Artico, che prevede entro 30/30 anni che i ghiacci scompaiano totalmente dall'Artico, per via dei cambiamenti climatici. La previsione si basa su un rapporto  dello IPCC, l'Intergovermental Panel on Climate Change

"Fondamentalmente stiamo dicendo che è diventato troppo tardi per salvare il ghiaccio marino estivo artico. Non c’è più nulla che possiamo davvero fare per questa perdita, perché abbiamo aspettato troppo a lungo”, ha commentato Dirk Notz, oceanografo dell’Università di Amburgo e uno dei cinque autori dello studio."


 L?articolo è a firma di Leonardo Parigi.

 per info e contatti: redazione@osservazioneartico.it

mercoledì 19 aprile 2023

martedì 28 febbraio 2023

Aree a rischio in Europa. Innalzamento del livello del mare


 Internazionale 5 gennaio 2023  n. 1492


Lo scioglimento del ghiacciaio Thwaites Antardite   sommergerà le coste che attualmente hanno una profondità pari o poco al di sopra dei tre metri sul livello del mare. Venezia e la laguna Veneta sconparirebbero.

domenica 19 febbraio 2023

Studio del Ghiacciaio Thwaites

 


 Il robot sottomarino Ran impiegato per lo studio  del Ghiacciaio Thwaites. A differenza di quelli montani i ghiacciai antartici si sciolgono a partire dal basso. Entro il 2100 l'innalzamento del livello dei mari sarà già arrivato a 1,1 metri.


 Internazionale 1495  5 gennaio 2023

giovedì 9 febbraio 2023

Antartide. Il GhiacciatioThwaites


 La posizione del ghiacciaio Thwaites  in Antardite.

lunedì 30 gennaio 2023

Il Ghiacciaio del Destino

 

LO scioglimento del ghiacciaio Thwaites provocherà una reazione a catena che farà salire di più di tre metri il livello dei mari . Gli scienziati stanno cercando di capire quando succederà-

Internazionale 5 Gennaiop 2023  1495

giovedì 19 gennaio 2023

La città di Ceuta, Melilla

 

Lineamenti di geografia fisica ed umana

 

I possedimenti spagnoli nel Marocco hanno una superficie complessiva di soli 32,3 kmq così suddivisi: Ceuta 19 kmq, Melilla 12,3 kmq, e le menores nel loro insieme circa 1 kmq.

La città di Ceuta, situata di fronte al possedimento britannico di Gibilterra all'imboccatura dell'omonimo stretto, conta attualmente circa 67.000 abitanti.

La città di Melilla, che dista poco più di 60 km dalla frontiera algero-marocchina, ha una popolazione di poco superiore ai 64.000 abitanti.

Tuttavia la popolazione delle due città. Ormai da diversi anni, è in lenta ma costante diminuzione.

Le menores, isolotti di natura rocciosa, che insieme contano soltanto qualche centinaio di abitanti, sono disseminate lungo la costa mediterranea del Marocco.

L'isola Vélez de la Gomera e le isole Alhucemas composte de Penon de Alhucemas e dagli isolotti de Mar e de Tierra, sono situate in posizioni pressapoco equidistanti da Ceuta e da Melilla, mentre l'arcipelago delle Chafarinas, composto dalle isole Congrèso, Isabel II e Rey, si trovano ad oriente di Melilla, in prossimità del confine algero-marocchino.

La popolazione delle plazas de soberania è per la quasi totalità di origine spagnola e di religione cattolica, pur essendo presente una minoranza di musulmani di lingua araba.

Rivista QUADERNI, Anno LXXXIII, Supplemento XXVII, 2022, n. 4 Ottobre - Dicembre 2022, 27° della Rivista

 


La Rivista può essere chiesta a: segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org



INFOCESVAM - BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

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ANNO IX, 35/36, N. 6, Novembre – Dicembre 2022, 1 gennaio 2023

IX/6/626 La decodificazione di questi numeri è la seguente: IX anno di edizione, il mese di edizione di INFOCESVAM, 626 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento. Questo numero è principalmente  dedicato alla indicazione dei blog attivati come complemento della piattaforma www.cesvam.org

IX/6/627 – Il volume “Il Quadro di Battaglia del Regio Esercito Italiano – 10 giugno 1940 a cura di Massimo Coltrinari e Luigi Marsibilio è stato pubblicato. Progetto “Ordinamenti”. Il volume è disponibile presso la segreteria dell’Istituto.                                                                                                                        

IX/6/628 Il Volume dedicato alla storia delle compagnie telegrafiste nella Prima Guerra Mondiale di Monica Apostoli è giunto alla fase del manoscritto 4. Avuto il visto del Collegio dei redattori è stato proposto alla Presidenza della Associazione Nazionale Trasmettitori per una pubblicazione congiunta. A metà gennaio 2023 riunione per le decisioni operative.

IX/6/629 Il blog www.atlantestrategico.blogspot.com riporta il quadro di insieme dei maggiori fatti geopolitici del momento attraverso carte esplicative. Utile per l’aggiornamento dei dati di situazione riguardante i maggiori problemi. Attivi i limk di riferimento per l’approfondimento dei temi proposti.

IX/6/630. Dal 15 gennaio 2023 l’Università “N Cusano” riprende appieno in presenza le sue attività sospese per via della esigenza sanitaria. Il ricevimento studenti sarà quindi anche in presenza per coloro che gravitano su Roma, fermo restanti le modalità seguite fino ad ora. Info  www.unicusano.it/master

IX/6/631 Albo d’Oro Nazionale dei Decorati al Valor Militare. Il Dott. Roberto Orioli ha predisposto il programma base per la alimetazione con l’iscrizione dei decorati; attivato il collegamento con l’Archivio Digitale in essere.

IX/6/632 Il blog www.guerradiliberazionelastoria.blogspot.com riporta dati ed indicazioni riguardante elementi di aggiornamento del Dizionario minimo della Guerra di Liberazione 1943-1945. Indicazioni in merito sono riportati in merito al Volume dedicato agli Indici ed ai Percorsi di Ricerca

IX/6/633 Il volume dedicato alla Prigionia in Africa Orientale nel secondo conflitto mondiale  a raggiunto la realizzazione del manoscritto n. 2 Una sessione di ricerca è stata svolta il 13 e il 14 dicembre sia presso l’Archivio di Stato di Roma sia presso l’Ufficio Storico dell’Esercito a Via Lepanto dal Direttore, e dal  Dott. Giovanni Riccardo Baldelli.

IX/6/634. Albo d’Oro Nazionale dei Decorati al Valor Militare. Indetta una riunione il 10 gennaio 2023 per l’attivazione delle modalità di alimetazione. Saranno Presenti il Direttore del CESVAM, il Dott. Orioli e la dott. Chiara Mastrantonio per la prima azione di tutoraggio.

IX/6/635 E’ uscito il n. 4 del 2022 Anno LXXXIII, Supplemento XXVII, Ottobre – Dicembre 2022, 27° della Rivista, di “QUADERNI” . Eventuali copie possono essere richieste alla segreteria (segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org)

IX/6/636 Il blog www.prigioniadiguerra.blogspot.com riporta gli aggiornamenti del Dizionario minimo della Grande Guerra. Inoltre indicazioni sui volumi dedicati alle “Riflessioni sulla Grande Guerra” N. 13, n.14, n.15 della Collana I Libri del Nastro Azzurro

IX/6/637 Il blog www.uniformologia.blogspot.com riporta indicazioni sul costume  militare recente; in particolare riporta le uniformi della ex URSS  e dei Paesi del Patti di Varsavia. Inoltre tavole sinottiche dei gradi e distintivi e decorazioni degli eserciti dei paesi citati. Base per eventuali tesi di laurea riguardanti la Unione Sovietica e  il suo potere militare.

IX/6/638 Glossario 1945 per il Dizionario minimo della Guerra di Liberazione 1943 -1945. Alla data del 31 ha raggiunto e oltrepassato i 1000 previsti. Attualmente è alla revisione degli Autori. Contattata la Casa Editrice per la edizione a Stampa prevista per la metà del mese di Gennaio 2023.

IX/6/639 Il blog www.internamentoereticolati.blogspot.com riporta gli aggiornamenti sulla ricerca dedicata l’Internamento in Germania dal 1943 al 1945. Documenti per sostenere la tesi del III Fronte della Guerra di Liberazione. Sono state lette indicazioni che gli internati in Germania non fecero parte della Guerra di Liberazione. La prima domanda da porre a questa tesi è: alloca chi sono?.

IX/6/640 Target di Piattaforma Cesvam per Gennaio 2023. Aggiornamento Comparto “QUADERNI2 con l’inserimento di tutte le copertine della Rivista uscite fino al dicembre 2022

IX/6/641 La Rivista “QUADERNI ON LINE” ha avuto nel 2022 26036 lettori/accessi con una media di circa  2200 lettori/accessi con punto di oltre 3000 nei mesi più attivi.

IX/6/642  Il blog www.storiamilitare.blogspot.com riporta le tracce di tesi per il Master in Storia Militare Contemporanea  per la IV Edizione, Anno Accademico 2021

IX/6/643– Compendio 1945 del Dizionario minimo della Guerra di Liberazione è arrivato al manoscritto n. 5 E’ predisposta la stampa presso la Casa editrice per la fine del gennaio 2023

IX/6/644. Nel n. 6 del 2022 del Periodo dell’Istituto nella IV di Copertina sono state pubblicate le Copertine dei Volumi 13, 14,15 su “Riflessioni sulla Grande Guerra” che completano il Dizionario Minimo della Grande Guerra

IX/6/645 -  Ricerca materiali ed iconografia del Nastro Azzurro. Approntato un piano di ricerca delle Medaglie e delle Produzioni dell’Istituto al fine di acquisire documentazione per i Libri del Centenario in fase di approntamento.

IX/6/646  Il blog www.studentiecultori.blogspot.com riporta indicazioni sulle modalità didattiche della frequenta dei master. In particolare indicazioni  sullo stato di apprendimento dei testi preposti tramite test facoltativi.

IX/6/647. Il blog “Atlanteitalia.blogspot.com raccoglie le note sulla situazione italiana attraverso le carte. Attualmente dei blog geografici è il meno frequentato, forse per via del mancato aggancio ai motori di ricerca.

IX/6/648 Target di Piattaforma Cesvam per Gennaio 2023. Aggiornamento Comparto “QUADERNI ON LINE con l’inserimento di tutti Indici fino al Dicembre 2022. Attualmente sono riportati gli indici fino al n. 55 riferito al Luglio 2020.

IX/6/649.  Il blog www.atlanteuropa.blogspot.com raccoglie le note di aggiornamento delle sinossi del Master di Politica Militare Comparata in relazione agli eventi sul confine orientale europeo e le sue conseguenze, soprattutto sul piano energetico e sull’equilibrio delle forze

IX/6/650 Prossimo INFOCESVAM sarà pubblicato il 1 marzo 2023. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM.

lunedì 9 gennaio 2023

Strategia Italiana per l'Artico ENI e l'Artico

 5a. L’ENI E L’ARTICO



 L’Eni riconosce le evidenze scientifiche sui cambiamenti climatici riportate nel 5th Assessment Report dell’IPCC (AR5)82 che ha stabilito l’estrema probabilità del nesso tra mutamenti del clima e attività antropiche. A fronte di tali evidenze, l’Eni ritiene che tutti i soggetti pubblici e privati debbano contribuire concretamente alla mitigazione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici. L’Eni, in qualità di società leader a livello globale del settore energetico è impegnata da anni a soddisfare la domanda di energia dei propri clienti perseguendo, al contempo, la mitigazione degli impatti sul clima dei propri processi produttivi e dei propri prodotti. A tal fine, da circa un decennio sta implementando una Climate Strategy che agisce su tre leve: - miglioramento continuo dell’efficienza energetica e progressiva riduzione delle emissioni legate alle proprie produzioni; - promozione del gas naturale come combustibile per la transizione verso un’economia low carbon; - investimenti in energia rinnovabile e sviluppo di prodotti verdi. 81 International Energy Agency, World Energy Outlook 2015, OECD/IEA, 2015, disponibile su http://www.worldenergyoutlook.org/ 82 Si veda https://www.ipcc.ch/report/ar5/ STRATEGIA ITALIANA PER L’ARTICO 18 La sfida ai cambiamenti climatici è una sfida globale che va risolta con soluzioni condivise. Pertanto, l’Italia ritiene che i programmi di riduzione dei gas serra associati ai propri processi produttivi e ai propri prodotti vadano integrati con un forte impegno in iniziative volte a creare sinergie con altri soggetti (sia pubblici che privati) nell’azione di contrasto ai cambiamenti climatici. L’Eni nel corso del 2014 ha aderito a due iniziative pubblico-private finalizzate alla riduzione delle emissioni del metano e del flaring: • la Climate and Clean Air Coalition è un’iniziativa pubblico-privata coordinata dall’UNEP e finalizzata alla riduzione delle emissioni di metano in diversi settori tra cui l’Oil&Gas; nell’ambito di tale iniziativa l’Eni si è impegnata a rendicontare i propri sforzi per migliorare il monitoraggio e ridurre le emissioni da metano legate al ciclo produttivo del gas naturale83; • la Global Gas Flaring Reduction è una partnership pubblico-privata coordinata dalla Banca Mondiale e finalizzata al progressivo azzeramento del flaring. L’Eni aderisce a tale iniziativa dal 2003 e nel 2014 ha sottoscritto l’obiettivo allo “zero routine flaring al 2030”, obiettivo che ritiene di poter raggiungere prima della scadenza84 . Sempre nel corso del 2014 l’Eni ha avviato, insieme ad altre major del settore Oil&Gas, un’iniziativa volontaria denominata Oil&Gas Climate Initiative. L’iniziativa e le aziende che ne fanno parte sono impegnate in un ambizioso piano di azione per contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici. Il piano è inteso a rafforzare in modo proattivo la collaborazione, la condivisione delle informazioni e gli aspetti di comunicazione per ottimizzare la gestione delle emissioni dei gas serra del settore oil&gas e per aiutare a guidare la transizione verso un’energia a basso contenuto di carbonio85 . Uno degli strumenti che consentiranno di raggiungere gli obiettivi di de-carbonizzazione dell’economia è sicuramente il carbon pricing. A tal riguardo l’Eni ha sottoscritto un appello pubblico86 ai governi di tutto il mondo e alla UNFCCC per chiedere l’introduzione di sistemi di pricing delle emissioni di anidride carbonica al fine di creare un quadro normativo chiaro, stabile e più ambizioso che possa armonizzare i diversi sistemi nazionali, le cui differenze al momento creano distorsioni competitive (carbon leakage) 87 . Ciò potrebbe ridurre l'incertezza negli investimenti in tecnologie low carbon e incoraggerebbe l’identificazione di modalità più vantaggiose per ridurre in maniera ampia le emissioni di anidride carbonica su scala globale. L’Artico rappresenta per tutte le altre compagnie petrolifere un’importante sfida tecnologica e gestionale. Quest’area offre la possibilità di esplorare risorse minerarie localizzate, però in zone sensibili e remote che rendono necessario un maggiore impegno in termini di sicurezza con una attenta analisi dei rischi, l’impiego di tecnologie all’avanguardia e la selezione di personale altamente specializzato. L’approccio di Eni alle attività nell’Artico comprende i seguenti punti fondamentali: 83 Si veda http://www.ccacoalition.org/en 84 Si veda http://www.worldbank.org/en/programs/gasflaringreduction 85 Si veda http://www.oilandgasclimateinitiative.com/ 86 Le major europee dell’oil & gas lanciano un appello sulla tariffazione delle emissioni di anidride carbonica, Eni S.p.A., 2015, disponibile su http://www.eni.com/it_IT/home.html 87 Delocalizzazione degli impianti produttivi a causa dei maggiori oneri ambientali (ad esempio, costi di compliance all’EU Emission Trading Scheme). STRATEGIA ITALIANA PER L’ARTICO 19 - la conduzione di attività solo nelle zone offshore ice-free con il controllo satellitare della presenza di iceberg e il monitoraggio in remoto di ogni attività di perforazione; - la condizione di operare nei soli periodi dell’anno in cui è minimizzato l’effetto sull’habitat marino (in particolare sui mammiferi) e siano garantite le modalità sito-specifiche di conservazione della biodiversità; - l’utilizzo delle migliori tecnologie di perforazione, riduzione del diametro dei pozzi, gestione della pressione, blowout preventer e sistemi robotici di prevenzione e contenimento di eventuali oil spills; - il coinvolgimento delle popolazioni indigene locali, la loro informazione e la tutela delle loro attività e la valorizzazione delle loro competenze per la gestione delle emergenze (ad esempio l’utilizzo dei fishing vessels nel contenimento degli eventuali oil spills); - l’adozione delle tecnologie e di criteri per la valutazione e gestione degli impatti ambientali e sociali basati sulle esperienze maturate tramite le joint venture attive in Artico. Per meglio comprendere e rispondere alle sensibilità ambientali delle zone artiche Eni si è confrontata con le organizzazioni non-governative più interessate al tema. In particolare, per lo sviluppo del giacimento Goliat, nel Mare di Barents norvegese88 , sono state sviluppate soluzioni ingegneristiche completamente nuove per far fronte alle condizioni estreme che caratterizzano l’area (il clima particolarmente rigido, l’oscurità per periodi prolungati, le difficoltà di comunicazione, il fragile ecosistema locale e le esigenze specifiche delle comunità locali). La FPSO (unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico), che ha possibilità di stoccaggio fino a 1 milione di barili di petrolio, sarà alimentata per metà del fabbisogno da energia elettrica dalla terraferma, grazie all’installazione del più lungo cavo sottomarino al mondo di questo genere: questa soluzione ridurrà del 50% le emissioni di CO2. Il gas associato e le acque di produzione saranno reiniettate in giacimento minimizzando le emissioni in atmosfera e nell’ambiente marino.

giovedì 22 dicembre 2022

martedì 20 dicembre 2022

Strategia Italiana per l'Artico L'economia

 5. LA DIMENSIONE ECONOMICA 


Molteplici studi79 indicano che nella regione artica sono presenti significative e inesplorate risorse energetiche e minerarie (quali idrocarburi e terre rare), lo sfruttamento delle quali è reso complesso, e in molte zone ancora impossibile, dalle difficoltà tecnologiche, infrastrutturali ed economiche. Il progressivo assottigliamento della coltre ghiacciata potrebbe aumentare l’accessibilità di queste risorse. Nelle complesse condizioni ambientali dell’Artico, assicurare i più alti standard a garanzia della sicurezza delle operazioni e della protezione dell’ecosistema risulta essere una tassativa necessità che richiede importanti investimenti e un ampio ricorso a tecnologie di frontiera. L’Italia ha una lunga tradizione nella ricerca e coltivazione d’idrocarburi in mare. Nel contempo, l’Italia è caratterizzata dall’alto valore del proprio patrimonio culturale e ambientale, considerato unico al mondo: per questo, le istituzioni italiane sono particolarmente sensibili alla compatibilità ambientale delle operazioni estrattive e hanno sviluppato significative competenze che garantiscono performance di sicurezza del settore tra le migliori al mondo80 , riconosciute tali anche per la qualità tecnica dell’industria domestica, sempre all’avanguardia in questo campo, sin da quando nel 1959 venne realizzato nel mare italiano il primo pozzo offshore d’Europa. Le istituzioni italiane mettono a disposizione degli Stati artici le competenze acquisite, cooperando all’interno dei gruppi di lavoro del Consiglio Artico, al fine di affrontare le criticità connesse all’incremento all’attività antropica e industriale nell’Artico. L'Italia è profondamente impegnata attraverso le attività dei propri enti di ricerca in Artico nello studio dei cambiamenti climatici. Allo stesso modo, l’Italia può dare risposta alle necessità di infrastrutture e servizi appositamente studiati per rispondere alle esigenze della regione, attraverso l’eccellenza tecnologia delle proprie imprese, con particolare accento ai servizi specialistici, quali il controllo satellitare e l’ingegneria per l’offshore e ai settori dell’energia, della navigazione e delle costruzioni. Significativa è la collaborazione che l’Italia può fornire relativamente alle fonti rinnovabili di energia. L’Italia è stato il primo Paese al mondo ad utilizzare, a partire dai primi anni del Novecento, il calore della terra per la produzione commerciale di energia elettrica. Oggi l’Italia è tra i leader europei nell’utilizzo della geotermia e si propone di sviluppare sinergie in questo settore con i Paesi artici, alcuni dei quali con tradizione geotermica altrettanto consolidata. 79 Si veda ad esempio http://energy.usgs.gov/RegionalStudies/Arctic.aspx 80 Ministero dello Sviluppo Economico, DGRME – Rapporto Annuale 2015. Attività dell’anno 2014, disponibile su http://unmig.mise.gov.it/ STRATEGIA ITALIANA PER L’ARTICO 17 La capacità italiana di cimentarsi in sfide pioneristiche e di coniugare alta tecnologia e attenzione alla difesa dei beni culturali e ambientali costituisce il valore aggiunto del contributo che l’Italia può dare allo sviluppo sostenibile e alla crescita economica della regione artica. Secondo lo scenario centrale del World Energy Outlook 2014 dell’IEA (International Energy Agency), la domanda di energia primaria mondiale crescerà del 37% nel 204081 . Le risorse dell’Artico potrebbero svolgere un ruolo importante nel soddisfare la domanda di risorse energetiche e tale problematica non tocca un solo Stato, bensì tutti gli attori globali. Gli investimenti tuttavia devono rispondere a diversi criteri quali lo sviluppo ecosostenibile che tenga in considerazione sia il fragile ecosistema sia la dimensione umana, la volontà dei governi centrali, la disponibilità economica, il rispetto di determinati regimi giuridici e le particolari condizioni atmosferiche proibitive. Queste aree particolarmente sensibili e remote richiedono un maggiore impegno per la sicurezza, insieme a un’attenta analisi dei rischi, all’utilizzo di tecnologie all'avanguardia e alla selezione di personale altamente specializzato, insieme alla continua collaborazione delle popolazioni locali. Queste ultime, esperte conoscitrici dell’ambiente artico, custodiscono un patrimonio di conoscenze unico nel suo genere, fatto di tradizioni e culture millenarie, che dev’essere salvaguardato e valorizzato da parte di ogni attore economico attivo sul territorio. È nell’interesse di tutti gli stakeholders presenti nella regione operare nel rispetto di questo sensibile e peculiare ecosistema. L’Italia promuove una gestione ecosostenibile delle risorse ittiche dell’Artico. La pesca a fini commerciali dovrebbe tener conto dell’impatto di tale attività sull’intero ecosistema e sulla sussistenza delle popolazioni indigene, evitando impatti negativi su altre specie e sulla biodiversità marina.

sabato 10 dicembre 2022

Strategia Italiana per l'Artide II Parte Lista degli Acronimi

 INGV: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia IPCC: Intergovernmental Panel on Climate Change IPI: International Polar Initiative IsAG: Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliari MAECI: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Marpol 73/78: Convenzione internazionale per la prevenzione dell’inquinamento causato da navi (International Convention for the Prevention of Pollution from Ships, 1973 as modified by the Protocol of 1978) MATTM: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare MERIL: Mapping of the European Research Infrastructure Landscape NySMAC: Ny-Ålesund Science Manager Committee OGS: Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale PNRA: Programma Nazionale di Ricerche in Antartide RFBR: Russian Foundation for Basic Research ROV: sottomarini a comando remoto SAO: Senior Arctic Official SAON: Sustaining Arctic Observing Networks SEAE: Servizio Europeo Azione Esterna SLCF: Short-Lived Climate Forcers SIOS: Svalbard Integrated Earth Observation System SOLAS: Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare (International Convention for the Safety of Life at Sea) UAV: aeromobili a pilotaggio remoto UNCLOS: Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (United Nations Convention on the Law of the Sea) UNEP: Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (United Nations Environment Programme) UNFCCC: Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change) USV: veicoli navali di superficie a pilotaggio remoto WMO: Organizzazione meteorologica mondiale (World Meteorological Organization)