Mosca, 30. E' partita ieri dal porto di San Pietroburgo la
prima centrale nucleare galleggiante russa. Sarà destinata a rifornire di
energia avamposti nell’Artico. Un deciso passo in avanti nell’estensione del
controllo russo sulla regione molto contesa.
L'Akademik Lomonosov, una sorta di nave-centrale nucleare,
proseguirà attraverso il Baltico fino al porto russo di Murmansk, dove i due
reattori dell’impianto verranno riforniti di combustibile nucleare, come ha
spiegato Pavel Ipatow, portavoce del gestore della centrale Rosenergoatom,
citato dall’agenzia stampa Tass. L’estate prossima, L'Akademik Lomonosov
lascerà Murmansk per prestare servizio nell’Artico, lungo la costa di più
Chukotka nell’estremo oriente della Russia.
Sul piano tecnico, la centrale galleggiante può fornire di
energia elettrica fino a 200.000 persone, oltre a provvedere alla
desalinizzazione dell’acqua. La destinazione dell'Akademik Lomonosov, che
rifornirà anche piattaforme petrolifere, sarà il porto Siberiano di Pewek. Il
progetto è stato fortemente criticato da diverse associazioni ambientalistiche
che parlano del rischio di <>, in
riferimento al disastro nucleare del 1986, i cui effetti causarono in
settant'anni anni almeno sei milioni di morti.
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