Traduzione

Il presente blog è scritto in Italiano, lingua base. Chi desiderasse tradurre in un altra lingua, può avvalersi della opportunità della funzione di "Traduzione", che è riporta nella pagina in fondo al presente blog.

This blog is written in Italian, a language base. Those who wish to translate into another language, may use the opportunity of the function of "Translation", which is reported in the pages.

Cerca nel blog

venerdì 20 maggio 2011

ACCADEMIA POLACCA DELLE SCIENZE

CENTRO DI STUDI A ROMA


invita cordialmente  alla conferenza della
Prof.ssa Grażyna JURKOWLANIEC
dell’Istituto della Storia dell’Arte dell’Università di Varsavia
sul tema

La visione della Chiesa di Stanislao Òsio/Stanisław Hozjusz
nelle incisioni di Tomasz Treter.

Un contributo polacco nella cultura artistica della Roma controriformista.
Martedì, 24 maggio 2011, alle ore 18.30
presso la Biblioteca dell’Accademia Polacca delle Scienze di Roma, vicolo Doria, 2 (Piazza Venezia)
R.S.V.P. tel.: 06.6792170 fax: 06.6794087 E-mail: accademia@accademiapolacca.it
Relatore
Grażyna JURKOWLANIEC – ricercatore nell’Istituto di Storia dell’Università di Varsavia. Studiosa dell’arte tardo medievale e moderna con particolare attenzione alla funzione delle opere d’arte e dell’iconografia, si occupa anche della recezione dell’arte medioevale nei secoli XVI-XVIII. Ha conseguito la tesi di dottorato nel 2000 e ottenuto l’abilitazione nel 2009. Dal 2004 è redattore del periodico “Ikonotheka”, pubblicato dall’Istituto della Storia dell’Arte dell’Università di Varsavia. Borsista dell’Alexander von Humboldt Stiftung (2010, Berlino e Monaco di Baviera), Andrew W. Mellon Foundation (2005/2006, Wissenschaftskolleg zu Berlin) nonché della Fondazione Lanckoroński (2003 e 2007, Roma). Autore di numerose pubblicazioni, tra l’altro: Chrystus Umęczony. Ikonografia w Polsce od XIII do XVI wieku (Cristo passo. Iconografia in Polonia dal XIII al XVI secolo), Warszawa 2001, Epoka nowożytna wobec średniowiecza. Pamiątki przeszłości, cudowne wizerunki, dzieła sztuki (Epoca moderna in fronte al Medioevo. Ricordi del passato, immagini miracolose, opere d’arte), Wrocław 2008 e di tanti articoli anche in lingua inglese.
Riassunto
Uno dei più importanti fattori che influenzavano la cultura religiosa e artistica postridentina fu il patronato dei gerarchi ecclesiastici. Fra i cardinali impegnati nella riforma della Chiesa cattolica, c’erano due legati di Pio IV all’ultima sessione del Consiglio di Trento (1562-1563): Stanislao Òsio/Stanisław Hozjusz e Marco Sittico Altemps/Mark Sittich von Hohenems con i quali in stretta collaborazione rimaneva Tomasz Treter un ecclesiastico polacco, pittore e incisore.
Treter rimase a Roma, tranne brevi intervalli, dal 1569 al 1593. Arrivò nella Città Eterna in veste di segretario di Stanislao Òsio che nel 1578 gli assicurò il rango di canonico nella sua ultima basilica titolare Santa Maria in Trastevere. Dopo la morte del cardinale polacco (1579) il protettore di Treter divenne Marco Sittico Altemps, il successore di Òsio alla Santa Maria in Trastevere. Nella letteratura specialistica già da tempo fu riconosciuto il contributo di Treter nelle trasformazioni moderne della basilica trasteverina. Prima di tutto la sua influenza sul programma decorativo della Cappella Altemps, una fra le prime cappelle costruite nell’epoca della Controriforma con l’apposito scopo di rilevare l’antica immagine di Maria, chiamata Madonna della Clemenza, famosa per tanti miracoli.
Meno conosciute rimangono le opere precedenti di Treter: le composizioni dell’Allegoria della Religione, Roma Sancta, e Typus Ecclesiae Catholicae, create negli anni 1573-1575 in collaborazione con gli incisori e editori, Giovanni Battista de Cavalleri e Luca Bertelli. La base letteraria delle incisioni erano prima di tutto gli scritti di Stanislao Òsio, nati nel periodo in cui svolgeva la funzione del vescovo di Warmia/Ermland (dal 1551). Anche sul livello pittorico sono ben leggibili i riferimenti alle opere nate nel tardo Cinquecento in Warmia che s’intrecciano con motivi e soluzioni della tradizione artistica romana. Da fonti così complesse emerge la visione postridentina della Chiesa Cattolica Romana diventata successivamente un punto di riferimento nell’arte di vari paesi europei.