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martedì 15 maggio 2018

UNA CENTRALE NUCLEARE GALLEGGIANTE PER CONTROLLARE L’ARTICO


Mosca, 30. E' partita ieri dal porto di San Pietroburgo la prima centrale nucleare galleggiante russa. Sarà destinata a rifornire di energia avamposti nell’Artico. Un deciso passo in avanti nell’estensione del controllo russo sulla regione molto contesa.
L'Akademik Lomonosov, una sorta di nave-centrale nucleare, proseguirà attraverso il Baltico fino al porto russo di Murmansk, dove i due reattori dell’impianto verranno riforniti di combustibile nucleare, come ha spiegato Pavel Ipatow, portavoce del gestore della centrale Rosenergoatom, citato dall’agenzia stampa Tass. L’estate prossima, L'Akademik Lomonosov lascerà Murmansk per prestare servizio nell’Artico, lungo la costa di più Chukotka nell’estremo oriente della Russia.
Sul piano tecnico, la centrale galleggiante può fornire di energia elettrica fino a 200.000 persone, oltre a provvedere alla desalinizzazione dell’acqua. La destinazione dell'Akademik Lomonosov, che rifornirà anche piattaforme petrolifere, sarà il porto Siberiano di Pewek. Il progetto è stato fortemente criticato da diverse associazioni ambientalistiche che parlano del rischio di <>, in riferimento al disastro nucleare del 1986, i cui effetti causarono in settant'anni anni almeno sei milioni di morti.

lunedì 7 maggio 2018

Contrapposizione Nato Russia. La Faglia Artica

Fonte: LIMES, rivista di geopolitica. N. 12 Dicembre 2018. www.limesonline. informazioni: ilmioabbonamento.it

Da sempre il fianco nord della Nato ha preso in esame le terre artiche.
Con la fine della guerra fredda la Russia si è ridimensionata ma questo non significa che non sia presente in modo qualitativo e quantitativo nelle regioni artiche.
L'area quindi è sempre di interesse per la Nato e per la sicurezza Europea