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mercoledì 31 gennaio 2018

Corso di Specializzazione

Dal Peacekeeping al Peacebuilding:
dalla protezione dei civili
alla memoria del conflitto
per la costruzione della pace



Enti promotori

La Scuola di aggiornamento e alta formazione “Giuseppe Arcaroli”, istituita nel 2015 dall’ANVCG - Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra Ente Morale (D.C.P.S. 19 gennaio 1947) e dall’ANRP  - Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento, dalla Guerra di Liberazione e loro familiari  (Ente Morale D.P.R. 30 maggio 1949), è rivolta in particolare alla trattazione dei temi relativi ai diritti umani e ai conflitti, al fine di esaminare le conseguenze di questi ultimi nei confronti degli stessi belligeranti, dei prigionieri o feriti e della popolazione civile, nonché allo scopo di sottolineare che  la  violazione dei diritti umani, sempre di più, accende la responsabilità penale dei singoli di fronte alla Comunità internazionale in quanto tale.
Il tratto distintivo della Scuola è la multidisciplinarietà, caratteristica che permette di approfondire la tematica dei diritti umani nelle sue varie sfaccettature e di promuovere, inoltre, l'insieme delle attività formative in linea con le attuali dinamiche, volte ad assicurare un pieno rispetto dei diritti e dei bisogni delle vittime dei conflitti armati, a ridurre mali superflui e sofferenze inutili, nonché a facilitare il processo di riconciliazione e pace.

ANNO ACCADEMICO 2017-2018
(Corso di alta formazione)


 DAL PEACEKEEPING AL PEACEBUILDING:
dalla  protezione dei civili alla memoria del conflitto
per la costruzione della pace

III edizione

Contesto generale e obiettivi formativi
I conflitti odierni sono spesso caratterizzati da gravi violazioni dei diritti umani, recano e lasciano dietro di sé gravi sofferenze e traumi per la popolazione civile, coinvolta in percentuale ormai predominante rispetto alle forze combattenti.  La comunità internazionale ha per questo rafforzato la sua capacità di risposta immediata attraverso specifiche attività di protezione umanitaria (PoC), mentre nel post-conflitto attraverso strumenti capaci di sostenere il processo anche oltre il passaggio cruciale dalla tregua all’accordo vero e proprio, per la costruzione di una pace positiva e durevole anche dal punto di vista politico, economico e sociale.
La garanzia e il rispetto dei diritti umani di tutte le categorie di persone coinvolte direttamente o indirettamente nel conflitto ha dunque oggi come focus non solo i belligeranti, ma anche e soprattutto i civili, e tra questi in particolare le categorie più vulnerabili. SI estende ad attività rivolte al superamento del trauma e alla elaborazione di una memoria individuale e collettiva che eviti la proiezione delle sofferenze vissute nel conflitto nel tempo futuro,  con il rischio del riaccendersi del conflitto (che riguarda una significativa percentuale di casi già nei primi anni dopo gli accordi di pace).
Accanto a vecchie e nuove norme e prassi nel settore pace e sicurezza che prevedono l’impiego sul campo di personale civile e strumenti tecnologici avanzati, fanno ormai parte a pieno titolo delle strategie di intervento anche attività di promozione della riconciliazione, integrate con altri strumenti di quali la giustizia transizionale e la tutela e il recupero dei beni culturali. I vari attori impegnati sul campo a diversi livelli (forze armate, agenzie specializzate, organizzazioni della società civile) sono impegnati in queste nuove frontiere di intervento.
Il Corso di alta formazione “Dal Peacekeeping al Peacebuilding: dalla  protezione dei civili alla memoria del conflitto per la costruzione della pace” - promosso dalle associazioni ANRP e ANVCG - si propone di rispondere alle esigenze operativi nei nuovi scenari, costituendo un ponte ideale tra operatori e partner locali,  attraverso un comune vissuto tra guerra e pace,  memoria e futuro.

Obiettivi formativi: il corso si propone di trasmettere conoscenze relative alle caratteristiche delle guerre e dei conflitti contemporanei e all’odierno quadro di relazioni internazionali; ad una visione costruttivista delle relazioni internazionali in un’ottica di promozione della pace; alla tutela dei diritti umani in aree di conflitto, con particolare riferimento agli ambiti della protezione umanitaria; alla gestione dei  conflitti e costruzione della pace con una attenzione particolare alla fase post conflitto ed alla prospettiva di recupero dal trauma e di riconciliazione.

Destinatari: il corso si rivolge ad un pubblico eterogeneo, formato da giovani in possesso di laurea (triennale, magistrale o vecchio ordinamento), studenti iscritti alle lauree magistrali in tutte le discipline, responsabili degli enti promotori e delle istituzioni scolastiche e educative, operatori delle organizzazioni non-governative e professionisti del mondo dell’informazione.

Docenti, metodologia didattica, percorso formativo
Il corpo docente è costituito da accademici nell’area della storia contemporanea, delle relazioni internazionali e dell’analisi geopolitica, qualificati esperti nazionali e internazionali nella gestione dei conflitti; studiosi delle tematiche legate alla tutela dei diritti umani.
La metodologia didattica prevede, oltre alle lezioni frontali e allo studio individuale, lo svolgimento di attività interattive ed esercitazioni nell’ambito  di workshop finalizzati all’acquisizione di abilità pratiche. 
Il percorso formativo ha carattere multidisciplinare ed è articolato in moduli tematici:

-          Un modulo a carattere generale che introduce allo scenario: sia dal punto di vista delle guerre e dei conflitti contemporanei, sia delle relazioni internazionali e degli studi sulla pace, sia della disciplina giuridica applicabile in aree di conflitto e del suo impiego per la protezione dei civili e la trasformazione dei conflitti. Una sezione sarà dedicata al rapporto tra religioni, conflitti e pace.  
-       Seguono quattro  moduli su aspetti specialistici dedicati a: Protezione dei Civili nelle aree di conflitto; memoria del conflitto, superamento del trauma e riconciliazione;  il continente africano e i  flussi migratori, le attività di intelligence.
-          Quattro esercitazioni completano il percorso formativo trasmettendo competenze pratiche per l’applicazione di elementi oggi indispensabili per l’efficacia e la sostenibilità dell’azione sul campo: l’azione umanitaria in emergenza, uno dei pilastri del settore protection; il ciclo del progetto, strumento indispensabile per il lavoro sul campo; l’approccio di genere, che risponde ai rispettivi bisogni specifici e mira al pieno coinvolgimento di uomini e donne nei processi di pace; l’approccio integrato tra attori, chiave di volta del sistema di intervento internazionale.

Prospettive di impiego professionale
L’aumento di richiesta e impiego di professionalità specificamente indirizzate a prevenire e limitare le conseguenze dei conflitti armati, e a gestire le loro dinamiche in misura crescente in ambito civile, rendono il Corso interessante sia per i laureati triennali o magistrali, sia per i laureandi magistrali in cerca di specializzazioni in ambiti di attualità, sia per gli operatori del settore interessati ad un aggiornamento e ad una  qualificazione formativa di alto livello.
Convenzioni Accademiche
Il corso è erogato con il patrocinio scientifico e l’apporto di docenti provenienti dal Corso di Laurea magistrale in Relazioni Internazionali e Cooperazione allo Sviluppo della Università per Stranieri di Perugia. Con questo Ateneo è in atto una convenzione avente per oggetto sia il riconoscimento di crediti formativi, sia l’offerta di tirocini agli studenti e ai laureati del Corso, sia la divulgazione di studi e ricerche nel campo delle discipline trattate nei seminari specialistici.
Sede, articolazione e durata
Sede e Modalità di frequenza

La sede dell’attività didattica e amministrativa è presso l’ANRP, Via Labicana 15, 00184 ROMA.
Il corso prevede una frequenza bisettimanale e la partecipazione alle giornate di esercitazione.
Per tutti i frequentanti in regola con i requisiti di presenza (non meno dei 4/5 delle attività) e con la verifica del profitto (presentazione di una tesina) è previsto il rilascio da parte degli enti promotori di un attestato, con attribuzione di 3 crediti formativi universitari (CFU).
Orari e durata del Corso
Il percorso didattico, articolato complessivamente su 120 ore (comprensive di didattica in aula, seminari, valutazione e studio individuale), si svolgerà dal 05/02/2018 al 24/04/2018 nelle giornate di lunedì e martedì dalle ore 15:00 alle 19.00– e verterà sui seguenti temi:

PROGRAMMA


Parte generale








20 ore

Guerre, rivoluzioni e conflitti negli scritti contemporanei di politica internazionale 
Prof. Diodato
4 ore 

Guerre e conflitti contemporanei: profili storici
Prof. Zani
4 ore

Religioni, pace e conflitti
Prof.ssa Macioti
4 ore

Gli studi sulla pace : nascita ed eveluzione
Prof. Belli
 4 ore

Diritto Internazionale e conflitti armati
Prof. Colacino
  4 ore
Parte specialistica




Diritti Umani e protezione dei civili nelle aree di conflitto

Col F. Elia
CRI
8 ore




24 ore

Memoria del conflitto, superamento del trauma, riconciliazione
Prof. Morozzo della Rocca 

8 ore

Africa e flussi migratori
Prof.ssa Guazzini
L. Rinelli
4 ore
2 ore

Le attività di intelligence
V. Ilari
2 ore

Workshop





Ciclo del progetto
L. Mariani

 16 ore

26 ore


 Azione umanitaria in emergenza
M. Ciapparelli

Approccio di genere in situazioni di conflitto
L. Del Turco

Approccio integrato  e nuovi attori di pace
L. Del Turco
Valutazione


10  ore
Eventi e seminari

   10 ore
Studio individuale

40 ore
IMPEGNO COMPLESSIVO                                                                              
     120 ore

Requisiti di ammissione, iscrizioni, borse di studio e project work
Requisiti di ammissione

Il Corso è rivolto a quanti in possesso di diploma di laurea (triennale, magistrale o vecchio ordinamento) e a studenti iscritti ai Corsi di laurea magistrale di tutte le discipline. Possono altresì accedere: docenti di scuole secondarie di primo o secondo grado, responsabili degli enti promotori e delle istituzioni, operatori di organizzazioni non-governative e professionisti dell’informazione in possesso di titoli riconosciuti idonei dalla Direzione del Corso ai fini dell’ammissione e del profitto. 
Per essere ammessi al Corso i candidati dovranno certificare: il titolo di laurea o di studio con l'indicazione del voto o del giudizio conseguito; una sufficiente conoscenza della lingua inglese e, se stranieri, della lingua italiana; ogni altro titolo ritenuto utile dal candidato.
Modalità di iscrizione
Il numero minimo di iscritti per l’attivazione della Corso è fissato a 14 e il numero massimo a 25. Al raggiungimento del tetto massimo sarà stilata una lista d'attesa.
La selezione dei candidati avverrà, da parte della Direzione del Corso, attraverso l’analisi dei titoli presentati ed eventualmente mediante colloquio.
La domanda di ammissione, su apposito modulo, deve pervenire entro il 24/01/2018 alla Direzione del Corso presso ANRP con una delle seguenti modalità:
· e-mail anrpita@tin.it
· posta ANRP – via Labicana, 15/A – 00184 Roma.
 allegando:
a) scheda aspettative e motivazioni;
b) curriculum vitae;
c) fotocopia del documento di identità valido e del Codice Fiscale;
d) certificato di laurea o titolo di studio;

Graduatoria e Iscrizioni

L’accettazione della domanda sarà comunicata agli ammessi tramite posta elettronica il 31/01/2018.
I costi del Corso saranno garantiti dai contributi dell’ANVCG e ANRP nell’ambito dell’Accordo Quadro stipulato nel dicembre 2015 riguardante una collaborazione per la realizzazione di attività nel settore della “politica della memoria”.
Project Work

Al termine del ciclo di lezioni è prevista la selezione di uno o più candidati, che avranno l'opportunità di pubblicare, sotto il coordinamento della Direzione del Corso, un proprio lavoro in una edizione in formato elettronico e/o cartaceo. La selezione sarà effettuata dai docenti del Corso tra i frequentatori, sulla base del curriculum vitae e del lavoro presentato o proposto.

Direzione del Corso:
Direttore: Luciano ZANI - Professore ordinario di storia contemporanea. Presidente dell'Area didattica Sociologia e Ricerca sociale applicata. Dipartimento di Scienze sociali ed economiche. Facoltà di Scienze politiche, Sociologia, Comunicazione. Sapienza Università di Roma.

Coordinatrice: Luisa DEL TURCO - Laureata in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, ha conseguito un dottorato di ricerca in Teoria dello Stato e Istituzioni Politiche comparate, e un perfezionamento in Peacekeeping. Docente da oltre 10 anni del Master Universitario Tutela Internazionale dei Diritti Umani - Università La Sapienza, e presso la SPICES, collabora con il Centro Diritti Umani dell’Università di Padova per la formazione dei corpi civili di pace, con il Centro Alti Studi della Difesa per la formazione nei corsi Cocim e Gender Advisor.  E’ consulente dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra per lo sviluppo delle attività esterne e di promozione della pace. 


mercoledì 3 gennaio 2018

Struttura dell'Atlante

IL COLTRINARI ATLANTE SI COMPONE DELLE SEGUENTI PARTI

GEOSTRATEGICO
EUROPA
ITALIA
ASIA
MEDIORIENTE
AFRICA
AMERICHE
OCEANIA, in cui sono annotati indicazioni e note di metodo
TERRE POLARI

L'Indirizzo è 
geografia2013@libero.it

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