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giovedì 22 dicembre 2022

martedì 20 dicembre 2022

Strategia Italiana per l'Artico L'economia

 5. LA DIMENSIONE ECONOMICA 


Molteplici studi79 indicano che nella regione artica sono presenti significative e inesplorate risorse energetiche e minerarie (quali idrocarburi e terre rare), lo sfruttamento delle quali è reso complesso, e in molte zone ancora impossibile, dalle difficoltà tecnologiche, infrastrutturali ed economiche. Il progressivo assottigliamento della coltre ghiacciata potrebbe aumentare l’accessibilità di queste risorse. Nelle complesse condizioni ambientali dell’Artico, assicurare i più alti standard a garanzia della sicurezza delle operazioni e della protezione dell’ecosistema risulta essere una tassativa necessità che richiede importanti investimenti e un ampio ricorso a tecnologie di frontiera. L’Italia ha una lunga tradizione nella ricerca e coltivazione d’idrocarburi in mare. Nel contempo, l’Italia è caratterizzata dall’alto valore del proprio patrimonio culturale e ambientale, considerato unico al mondo: per questo, le istituzioni italiane sono particolarmente sensibili alla compatibilità ambientale delle operazioni estrattive e hanno sviluppato significative competenze che garantiscono performance di sicurezza del settore tra le migliori al mondo80 , riconosciute tali anche per la qualità tecnica dell’industria domestica, sempre all’avanguardia in questo campo, sin da quando nel 1959 venne realizzato nel mare italiano il primo pozzo offshore d’Europa. Le istituzioni italiane mettono a disposizione degli Stati artici le competenze acquisite, cooperando all’interno dei gruppi di lavoro del Consiglio Artico, al fine di affrontare le criticità connesse all’incremento all’attività antropica e industriale nell’Artico. L'Italia è profondamente impegnata attraverso le attività dei propri enti di ricerca in Artico nello studio dei cambiamenti climatici. Allo stesso modo, l’Italia può dare risposta alle necessità di infrastrutture e servizi appositamente studiati per rispondere alle esigenze della regione, attraverso l’eccellenza tecnologia delle proprie imprese, con particolare accento ai servizi specialistici, quali il controllo satellitare e l’ingegneria per l’offshore e ai settori dell’energia, della navigazione e delle costruzioni. Significativa è la collaborazione che l’Italia può fornire relativamente alle fonti rinnovabili di energia. L’Italia è stato il primo Paese al mondo ad utilizzare, a partire dai primi anni del Novecento, il calore della terra per la produzione commerciale di energia elettrica. Oggi l’Italia è tra i leader europei nell’utilizzo della geotermia e si propone di sviluppare sinergie in questo settore con i Paesi artici, alcuni dei quali con tradizione geotermica altrettanto consolidata. 79 Si veda ad esempio http://energy.usgs.gov/RegionalStudies/Arctic.aspx 80 Ministero dello Sviluppo Economico, DGRME – Rapporto Annuale 2015. Attività dell’anno 2014, disponibile su http://unmig.mise.gov.it/ STRATEGIA ITALIANA PER L’ARTICO 17 La capacità italiana di cimentarsi in sfide pioneristiche e di coniugare alta tecnologia e attenzione alla difesa dei beni culturali e ambientali costituisce il valore aggiunto del contributo che l’Italia può dare allo sviluppo sostenibile e alla crescita economica della regione artica. Secondo lo scenario centrale del World Energy Outlook 2014 dell’IEA (International Energy Agency), la domanda di energia primaria mondiale crescerà del 37% nel 204081 . Le risorse dell’Artico potrebbero svolgere un ruolo importante nel soddisfare la domanda di risorse energetiche e tale problematica non tocca un solo Stato, bensì tutti gli attori globali. Gli investimenti tuttavia devono rispondere a diversi criteri quali lo sviluppo ecosostenibile che tenga in considerazione sia il fragile ecosistema sia la dimensione umana, la volontà dei governi centrali, la disponibilità economica, il rispetto di determinati regimi giuridici e le particolari condizioni atmosferiche proibitive. Queste aree particolarmente sensibili e remote richiedono un maggiore impegno per la sicurezza, insieme a un’attenta analisi dei rischi, all’utilizzo di tecnologie all'avanguardia e alla selezione di personale altamente specializzato, insieme alla continua collaborazione delle popolazioni locali. Queste ultime, esperte conoscitrici dell’ambiente artico, custodiscono un patrimonio di conoscenze unico nel suo genere, fatto di tradizioni e culture millenarie, che dev’essere salvaguardato e valorizzato da parte di ogni attore economico attivo sul territorio. È nell’interesse di tutti gli stakeholders presenti nella regione operare nel rispetto di questo sensibile e peculiare ecosistema. L’Italia promuove una gestione ecosostenibile delle risorse ittiche dell’Artico. La pesca a fini commerciali dovrebbe tener conto dell’impatto di tale attività sull’intero ecosistema e sulla sussistenza delle popolazioni indigene, evitando impatti negativi su altre specie e sulla biodiversità marina.

sabato 10 dicembre 2022

Strategia Italiana per l'Artide II Parte Lista degli Acronimi

 INGV: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia IPCC: Intergovernmental Panel on Climate Change IPI: International Polar Initiative IsAG: Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliari MAECI: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Marpol 73/78: Convenzione internazionale per la prevenzione dell’inquinamento causato da navi (International Convention for the Prevention of Pollution from Ships, 1973 as modified by the Protocol of 1978) MATTM: Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare MERIL: Mapping of the European Research Infrastructure Landscape NySMAC: Ny-Ålesund Science Manager Committee OGS: Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale PNRA: Programma Nazionale di Ricerche in Antartide RFBR: Russian Foundation for Basic Research ROV: sottomarini a comando remoto SAO: Senior Arctic Official SAON: Sustaining Arctic Observing Networks SEAE: Servizio Europeo Azione Esterna SLCF: Short-Lived Climate Forcers SIOS: Svalbard Integrated Earth Observation System SOLAS: Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare (International Convention for the Safety of Life at Sea) UAV: aeromobili a pilotaggio remoto UNCLOS: Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (United Nations Convention on the Law of the Sea) UNEP: Programma delle Nazioni Unite per l'Ambiente (United Nations Environment Programme) UNFCCC: Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (United Nations Framework Convention on Climate Change) USV: veicoli navali di superficie a pilotaggio remoto WMO: Organizzazione meteorologica mondiale (World Meteorological Organization)