L'Artico ha rappresentato una zona di pace e cooperazione internazionale sin dalla fine della guerra fredda. Tuttavia, negli ultimi anni, la situazione è cambiata e la regione ha assistito da un lato a una crescente presenza militare russa e dall'altro all'ambizione cinese di integrare il percorso del Mare Artico settentrionale con l'iniziativa Belt and Road Initiative (in inglese "cintura e strada" ) - una sorta di Itinerario polare della seta.
La Commissione europea sta riesaminando il ruolo dell'UE nell'Artico in vista di una politica integrata dell'UE entro la fine del 2021. Durante la plenaria di ottobre a Strasburgo, il Parlamento europeo discusso e votato la propria relazione.
L'Artico ospita mezzo milione di cittadini dell'UE provenienti dalla Finlandia, dalla Svezia e dalla Danimarca - attraverso la Groenlandia.
"Un cambiamento della prospettiva artica, è necessario con urgenza per la situazione internazionale sempre più tesa che costringe a rivedere la nostra politica artica", ha affermato Anna Fotyga (ECR, PL) autrice della relazione del Parlamento. "L'Artico non sarà più soltanto una regione remota o inaccessibile (...) ma svolgerà effettivamente un ruolo cruciale nel futuro dell'Europa".
La relazione chiede che la Russia rispetti il diritto internazionale e sia consapevole delle conseguenze delle sue azioni. Dice anche che l'eventuale cooperazione dell'UE con la Russia nell'Artico non dovrebbe mettere a repentaglio l'intenzione di imporre sanzioni contro l'azione russa altrove.