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lunedì 25 novembre 2013

Il picco dell'acqua prossimo venturo


Di
Paolo Migliavacca.
Sintesi
Solo il 2,6% dell’acqua presente sulla Terra è dolce. Attualmente l’umanità ne consuma oltre 4 mila km2 annui: 400 per usi domestici, 1200 per usi industriali e ben 2500 per usi agricoli. La disponibilità è inoltre geograficamente assai squilibrata: un abitante dei paesi industrializzati dispone in media di circa 300 litri d’acqua potabile al giorno, mentre chi vive in quelli sottosviluppati meno di un decimo, da 10 a 30. Detto altrimenti, l’11% della popolazione mondiale consuma l’88% dell’acqua disponibile. Ciò costituisce il vero nucleo del problema idrico , in grado di far deflagare conflitti interstatuali per il controllo delle risorse idriche. Questa scarsità è distinta ad accentuarsi a causa dei tassi di sviluppo economico e della presente demografia. Poiché 276 grandi laghi o corsi d’acqua mondiali (i cui bacini riguardano il 46% delle terre emerse, metà della popolazione planetaria e 148 dei 204 Paesi del mondo sono ripartiti tra due o più Paesi rivieraschi, il rischio di conteziosi internazionali è significativo. La guerra per l’acqua non è però un esito obbligato: vari accordi di cooperazione sopranazionale in materia fluviale hanno infatti continuato ad operare anche in presenza di uno stato di belligeranza tra i Paesi firmatari.
“Nomos & Khaos. Rapporto Nonisma 2012-2013 sulle prospettive economico-strategiche. Osservatorio Scenari Strategici e di Sicurezza. (approfondimenti ed info:www. Nonimasma.it)
 

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