LO scioglimento del ghiacciaio Thwaites provocherà una reazione a catena che farà salire di più di tre metri il livello dei mari . Gli scienziati stanno cercando di capire quando succederà-
Internazionale 5 Gennaiop 2023 1495
Blog di sviluppo per l'approfondimento della Geografia Politica ed Economica attraverso immagini, cartine, grafici e note.Atlante Geografico Statistico Capacità dello Stato.Parametrazione a 100 riferito all'Italia. Spazio esterno del CESVAM - Istituto del Nastro Azzurro. (info:centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org) Il Blog, nell'ambito dell'Atlante, riporta anche post relativi allo spazio.
LO scioglimento del ghiacciaio Thwaites provocherà una reazione a catena che farà salire di più di tre metri il livello dei mari . Gli scienziati stanno cercando di capire quando succederà-
Internazionale 5 Gennaiop 2023 1495
Lineamenti di geografia fisica ed umana
I possedimenti spagnoli nel Marocco hanno una superficie complessiva di
soli 32,3 kmq così suddivisi: Ceuta 19 kmq, Melilla 12,3 kmq, e le menores
nel loro insieme circa 1 kmq.
La città di Ceuta, situata di fronte al possedimento britannico di
Gibilterra all'imboccatura dell'omonimo stretto, conta attualmente circa 67.000
abitanti.
La città di Melilla, che dista poco più di 60 km dalla frontiera
algero-marocchina, ha una popolazione di poco superiore ai 64.000 abitanti.
Tuttavia la popolazione delle due città. Ormai da diversi anni, è in
lenta ma costante diminuzione.
Le menores, isolotti di natura rocciosa, che insieme contano
soltanto qualche centinaio di abitanti, sono disseminate lungo la costa
mediterranea del Marocco.
L'isola Vélez de la Gomera e le isole Alhucemas composte de Penon de
Alhucemas e dagli isolotti de Mar e de Tierra, sono situate in posizioni
pressapoco equidistanti da Ceuta e da Melilla, mentre l'arcipelago delle
Chafarinas, composto dalle isole Congrèso, Isabel II e Rey, si trovano ad
oriente di Melilla, in prossimità del confine algero-marocchino.
La popolazione delle plazas de soberania è per la quasi totalità
di origine spagnola e di religione cattolica, pur essendo presente una
minoranza di musulmani di lingua araba.
INFOCESVAM
BOLLETTINO
NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
____________________________________________________________________
ANNO IX, 35/36, N. 6, Novembre –
Dicembre 2022, 1 gennaio 2023
IX/6/626 La
decodificazione di questi numeri è la seguente: IX anno di edizione, il mese di
edizione di INFOCESVAM, 626 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi.
Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes”
dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro
Azzurro. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo
stesso argomento. Questo numero è principalmente dedicato alla indicazione dei blog attivati
come complemento della piattaforma www.cesvam.org
IX/6/627 – Il volume “Il
Quadro di Battaglia del Regio Esercito Italiano – 10 giugno 1940 a cura di
Massimo Coltrinari e Luigi Marsibilio è stato pubblicato. Progetto “Ordinamenti”.
Il volume è disponibile presso la segreteria dell’Istituto.
IX/6/628 Il Volume
dedicato alla storia delle compagnie telegrafiste nella Prima Guerra Mondiale
di Monica Apostoli è giunto alla fase del manoscritto 4. Avuto il visto del
Collegio dei redattori è stato proposto alla Presidenza della Associazione
Nazionale Trasmettitori per una pubblicazione congiunta. A metà gennaio 2023
riunione per le decisioni operative.
IX/6/629 Il blog www.atlantestrategico.blogspot.com
riporta il quadro di insieme dei maggiori fatti geopolitici del momento
attraverso carte esplicative. Utile per l’aggiornamento dei dati di situazione
riguardante i maggiori problemi. Attivi i limk di riferimento per
l’approfondimento dei temi proposti.
IX/6/630. Dal 15 gennaio
2023 l’Università “N Cusano” riprende appieno in presenza le sue attività
sospese per via della esigenza sanitaria. Il ricevimento studenti sarà quindi
anche in presenza per coloro che gravitano su Roma, fermo restanti le modalità
seguite fino ad ora. Info
www.unicusano.it/master
IX/6/631 Albo d’Oro
Nazionale dei Decorati al Valor Militare. Il Dott. Roberto Orioli ha
predisposto il programma base per la alimetazione con l’iscrizione dei
decorati; attivato il collegamento con l’Archivio Digitale in essere.
IX/6/632 Il blog www.guerradiliberazionelastoria.blogspot.com
riporta dati ed indicazioni riguardante elementi di aggiornamento del
Dizionario minimo della Guerra di Liberazione 1943-1945. Indicazioni in merito
sono riportati in merito al Volume dedicato agli Indici ed ai Percorsi di
Ricerca
IX/6/633 Il volume
dedicato alla Prigionia in Africa Orientale nel secondo conflitto mondiale a raggiunto la realizzazione del manoscritto
n. 2 Una sessione di ricerca è stata svolta il 13 e il 14 dicembre sia presso
l’Archivio di Stato di Roma sia presso l’Ufficio Storico dell’Esercito a Via
Lepanto dal Direttore, e dal Dott.
Giovanni Riccardo Baldelli.
IX/6/634. Albo d’Oro Nazionale
dei Decorati al Valor Militare. Indetta una riunione il 10 gennaio 2023 per
l’attivazione delle modalità di alimetazione. Saranno Presenti il Direttore del
CESVAM, il Dott. Orioli e la dott. Chiara Mastrantonio per la prima azione di
tutoraggio.
IX/6/635 E’ uscito il n.
4 del 2022 Anno LXXXIII, Supplemento XXVII, Ottobre – Dicembre 2022, 27° della
Rivista, di “QUADERNI” . Eventuali copie possono essere richieste alla
segreteria (segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org)
IX/6/636 Il blog www.prigioniadiguerra.blogspot.com
riporta gli aggiornamenti del Dizionario minimo della Grande Guerra. Inoltre
indicazioni sui volumi dedicati alle “Riflessioni sulla Grande Guerra” N. 13,
n.14, n.15 della Collana I Libri del Nastro Azzurro
IX/6/637 Il blog www.uniformologia.blogspot.com
riporta indicazioni sul costume militare
recente; in particolare riporta le uniformi della ex URSS e dei Paesi del Patti di Varsavia. Inoltre
tavole sinottiche dei gradi e distintivi e decorazioni degli eserciti dei paesi
citati. Base per eventuali tesi di laurea riguardanti la Unione Sovietica e il suo potere militare.
IX/6/638 Glossario 1945
per il Dizionario minimo della Guerra di Liberazione 1943 -1945. Alla data del
31 ha raggiunto e oltrepassato i 1000 previsti. Attualmente è alla revisione
degli Autori. Contattata la Casa Editrice per la edizione a Stampa prevista per
la metà del mese di Gennaio 2023.
IX/6/639 Il blog www.internamentoereticolati.blogspot.com
riporta gli aggiornamenti sulla ricerca dedicata l’Internamento in Germania dal
1943 al 1945. Documenti per sostenere la tesi del III Fronte della Guerra di
Liberazione. Sono state lette indicazioni che gli internati in Germania non
fecero parte della Guerra di Liberazione. La prima domanda da porre a questa
tesi è: alloca chi sono?.
IX/6/640 Target di
Piattaforma Cesvam per Gennaio 2023. Aggiornamento Comparto “QUADERNI2 con
l’inserimento di tutte le copertine della Rivista uscite fino al dicembre 2022
IX/6/641 La Rivista
“QUADERNI ON LINE” ha avuto nel 2022 26036 lettori/accessi con una media di
circa 2200 lettori/accessi con punto di
oltre 3000 nei mesi più attivi.
IX/6/642 Il blog www.storiamilitare.blogspot.com
riporta le tracce di tesi per il Master in Storia Militare Contemporanea per la IV Edizione, Anno Accademico 2021
IX/6/643– Compendio 1945
del Dizionario minimo della Guerra di Liberazione è arrivato al manoscritto n.
5 E’ predisposta la stampa presso la Casa editrice per la fine del gennaio 2023
IX/6/644. Nel n. 6 del
2022 del Periodo dell’Istituto nella IV di Copertina sono state pubblicate le
Copertine dei Volumi 13, 14,15 su “Riflessioni sulla Grande Guerra” che
completano il Dizionario Minimo della Grande Guerra
IX/6/645 - Ricerca materiali ed iconografia del Nastro
Azzurro. Approntato un piano di ricerca delle Medaglie e delle Produzioni
dell’Istituto al fine di acquisire documentazione per i Libri del Centenario in
fase di approntamento.
IX/6/646 Il blog www.studentiecultori.blogspot.com
riporta indicazioni sulle modalità didattiche della frequenta dei master. In
particolare indicazioni sullo stato di
apprendimento dei testi preposti tramite test facoltativi.
IX/6/647. Il blog
“Atlanteitalia.blogspot.com raccoglie le note sulla situazione italiana
attraverso le carte. Attualmente dei blog geografici è il meno frequentato,
forse per via del mancato aggancio ai motori di ricerca.
IX/6/648 Target di
Piattaforma Cesvam per Gennaio 2023. Aggiornamento Comparto “QUADERNI ON LINE
con l’inserimento di tutti Indici fino al Dicembre 2022. Attualmente sono
riportati gli indici fino al n. 55 riferito al Luglio 2020.
IX/6/649. Il blog www.atlanteuropa.blogspot.com
raccoglie le note di aggiornamento delle sinossi del Master di Politica
Militare Comparata in relazione agli eventi sul confine orientale europeo e le
sue conseguenze, soprattutto sul piano energetico e sull’equilibrio delle forze
IX/6/650 Prossimo INFOCESVAM
sarà pubblicato il 1 marzo 2023. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio
2020) sono pubblicati su www.cesvam.org
e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM.
5a. L’ENI E L’ARTICO
L’Eni riconosce le evidenze scientifiche sui cambiamenti climatici riportate nel 5th Assessment Report dell’IPCC (AR5)82 che ha stabilito l’estrema probabilità del nesso tra mutamenti del clima e attività antropiche. A fronte di tali evidenze, l’Eni ritiene che tutti i soggetti pubblici e privati debbano contribuire concretamente alla mitigazione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici. L’Eni, in qualità di società leader a livello globale del settore energetico è impegnata da anni a soddisfare la domanda di energia dei propri clienti perseguendo, al contempo, la mitigazione degli impatti sul clima dei propri processi produttivi e dei propri prodotti. A tal fine, da circa un decennio sta implementando una Climate Strategy che agisce su tre leve: - miglioramento continuo dell’efficienza energetica e progressiva riduzione delle emissioni legate alle proprie produzioni; - promozione del gas naturale come combustibile per la transizione verso un’economia low carbon; - investimenti in energia rinnovabile e sviluppo di prodotti verdi. 81 International Energy Agency, World Energy Outlook 2015, OECD/IEA, 2015, disponibile su http://www.worldenergyoutlook.org/ 82 Si veda https://www.ipcc.ch/report/ar5/ STRATEGIA ITALIANA PER L’ARTICO 18 La sfida ai cambiamenti climatici è una sfida globale che va risolta con soluzioni condivise. Pertanto, l’Italia ritiene che i programmi di riduzione dei gas serra associati ai propri processi produttivi e ai propri prodotti vadano integrati con un forte impegno in iniziative volte a creare sinergie con altri soggetti (sia pubblici che privati) nell’azione di contrasto ai cambiamenti climatici. L’Eni nel corso del 2014 ha aderito a due iniziative pubblico-private finalizzate alla riduzione delle emissioni del metano e del flaring: • la Climate and Clean Air Coalition è un’iniziativa pubblico-privata coordinata dall’UNEP e finalizzata alla riduzione delle emissioni di metano in diversi settori tra cui l’Oil&Gas; nell’ambito di tale iniziativa l’Eni si è impegnata a rendicontare i propri sforzi per migliorare il monitoraggio e ridurre le emissioni da metano legate al ciclo produttivo del gas naturale83; • la Global Gas Flaring Reduction è una partnership pubblico-privata coordinata dalla Banca Mondiale e finalizzata al progressivo azzeramento del flaring. L’Eni aderisce a tale iniziativa dal 2003 e nel 2014 ha sottoscritto l’obiettivo allo “zero routine flaring al 2030”, obiettivo che ritiene di poter raggiungere prima della scadenza84 . Sempre nel corso del 2014 l’Eni ha avviato, insieme ad altre major del settore Oil&Gas, un’iniziativa volontaria denominata Oil&Gas Climate Initiative. L’iniziativa e le aziende che ne fanno parte sono impegnate in un ambizioso piano di azione per contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici. Il piano è inteso a rafforzare in modo proattivo la collaborazione, la condivisione delle informazioni e gli aspetti di comunicazione per ottimizzare la gestione delle emissioni dei gas serra del settore oil&gas e per aiutare a guidare la transizione verso un’energia a basso contenuto di carbonio85 . Uno degli strumenti che consentiranno di raggiungere gli obiettivi di de-carbonizzazione dell’economia è sicuramente il carbon pricing. A tal riguardo l’Eni ha sottoscritto un appello pubblico86 ai governi di tutto il mondo e alla UNFCCC per chiedere l’introduzione di sistemi di pricing delle emissioni di anidride carbonica al fine di creare un quadro normativo chiaro, stabile e più ambizioso che possa armonizzare i diversi sistemi nazionali, le cui differenze al momento creano distorsioni competitive (carbon leakage) 87 . Ciò potrebbe ridurre l'incertezza negli investimenti in tecnologie low carbon e incoraggerebbe l’identificazione di modalità più vantaggiose per ridurre in maniera ampia le emissioni di anidride carbonica su scala globale. L’Artico rappresenta per tutte le altre compagnie petrolifere un’importante sfida tecnologica e gestionale. Quest’area offre la possibilità di esplorare risorse minerarie localizzate, però in zone sensibili e remote che rendono necessario un maggiore impegno in termini di sicurezza con una attenta analisi dei rischi, l’impiego di tecnologie all’avanguardia e la selezione di personale altamente specializzato. L’approccio di Eni alle attività nell’Artico comprende i seguenti punti fondamentali: 83 Si veda http://www.ccacoalition.org/en 84 Si veda http://www.worldbank.org/en/programs/gasflaringreduction 85 Si veda http://www.oilandgasclimateinitiative.com/ 86 Le major europee dell’oil & gas lanciano un appello sulla tariffazione delle emissioni di anidride carbonica, Eni S.p.A., 2015, disponibile su http://www.eni.com/it_IT/home.html 87 Delocalizzazione degli impianti produttivi a causa dei maggiori oneri ambientali (ad esempio, costi di compliance all’EU Emission Trading Scheme). STRATEGIA ITALIANA PER L’ARTICO 19 - la conduzione di attività solo nelle zone offshore ice-free con il controllo satellitare della presenza di iceberg e il monitoraggio in remoto di ogni attività di perforazione; - la condizione di operare nei soli periodi dell’anno in cui è minimizzato l’effetto sull’habitat marino (in particolare sui mammiferi) e siano garantite le modalità sito-specifiche di conservazione della biodiversità; - l’utilizzo delle migliori tecnologie di perforazione, riduzione del diametro dei pozzi, gestione della pressione, blowout preventer e sistemi robotici di prevenzione e contenimento di eventuali oil spills; - il coinvolgimento delle popolazioni indigene locali, la loro informazione e la tutela delle loro attività e la valorizzazione delle loro competenze per la gestione delle emergenze (ad esempio l’utilizzo dei fishing vessels nel contenimento degli eventuali oil spills); - l’adozione delle tecnologie e di criteri per la valutazione e gestione degli impatti ambientali e sociali basati sulle esperienze maturate tramite le joint venture attive in Artico. Per meglio comprendere e rispondere alle sensibilità ambientali delle zone artiche Eni si è confrontata con le organizzazioni non-governative più interessate al tema. In particolare, per lo sviluppo del giacimento Goliat, nel Mare di Barents norvegese88 , sono state sviluppate soluzioni ingegneristiche completamente nuove per far fronte alle condizioni estreme che caratterizzano l’area (il clima particolarmente rigido, l’oscurità per periodi prolungati, le difficoltà di comunicazione, il fragile ecosistema locale e le esigenze specifiche delle comunità locali). La FPSO (unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico), che ha possibilità di stoccaggio fino a 1 milione di barili di petrolio, sarà alimentata per metà del fabbisogno da energia elettrica dalla terraferma, grazie all’installazione del più lungo cavo sottomarino al mondo di questo genere: questa soluzione ridurrà del 50% le emissioni di CO2. Il gas associato e le acque di produzione saranno reiniettate in giacimento minimizzando le emissioni in atmosfera e nell’ambiente marino.