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lunedì 30 gennaio 2023

Il Ghiacciaio del Destino

 

LO scioglimento del ghiacciaio Thwaites provocherà una reazione a catena che farà salire di più di tre metri il livello dei mari . Gli scienziati stanno cercando di capire quando succederà-

Internazionale 5 Gennaiop 2023  1495

giovedì 19 gennaio 2023

La città di Ceuta, Melilla

 

Lineamenti di geografia fisica ed umana

 

I possedimenti spagnoli nel Marocco hanno una superficie complessiva di soli 32,3 kmq così suddivisi: Ceuta 19 kmq, Melilla 12,3 kmq, e le menores nel loro insieme circa 1 kmq.

La città di Ceuta, situata di fronte al possedimento britannico di Gibilterra all'imboccatura dell'omonimo stretto, conta attualmente circa 67.000 abitanti.

La città di Melilla, che dista poco più di 60 km dalla frontiera algero-marocchina, ha una popolazione di poco superiore ai 64.000 abitanti.

Tuttavia la popolazione delle due città. Ormai da diversi anni, è in lenta ma costante diminuzione.

Le menores, isolotti di natura rocciosa, che insieme contano soltanto qualche centinaio di abitanti, sono disseminate lungo la costa mediterranea del Marocco.

L'isola Vélez de la Gomera e le isole Alhucemas composte de Penon de Alhucemas e dagli isolotti de Mar e de Tierra, sono situate in posizioni pressapoco equidistanti da Ceuta e da Melilla, mentre l'arcipelago delle Chafarinas, composto dalle isole Congrèso, Isabel II e Rey, si trovano ad oriente di Melilla, in prossimità del confine algero-marocchino.

La popolazione delle plazas de soberania è per la quasi totalità di origine spagnola e di religione cattolica, pur essendo presente una minoranza di musulmani di lingua araba.

Rivista QUADERNI, Anno LXXXIII, Supplemento XXVII, 2022, n. 4 Ottobre - Dicembre 2022, 27° della Rivista

 


La Rivista può essere chiesta a: segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org



INFOCESVAM - BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO IX, 35/36, N. 6, Novembre – Dicembre 2022, 1 gennaio 2023

IX/6/626 La decodificazione di questi numeri è la seguente: IX anno di edizione, il mese di edizione di INFOCESVAM, 626 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento. Questo numero è principalmente  dedicato alla indicazione dei blog attivati come complemento della piattaforma www.cesvam.org

IX/6/627 – Il volume “Il Quadro di Battaglia del Regio Esercito Italiano – 10 giugno 1940 a cura di Massimo Coltrinari e Luigi Marsibilio è stato pubblicato. Progetto “Ordinamenti”. Il volume è disponibile presso la segreteria dell’Istituto.                                                                                                                        

IX/6/628 Il Volume dedicato alla storia delle compagnie telegrafiste nella Prima Guerra Mondiale di Monica Apostoli è giunto alla fase del manoscritto 4. Avuto il visto del Collegio dei redattori è stato proposto alla Presidenza della Associazione Nazionale Trasmettitori per una pubblicazione congiunta. A metà gennaio 2023 riunione per le decisioni operative.

IX/6/629 Il blog www.atlantestrategico.blogspot.com riporta il quadro di insieme dei maggiori fatti geopolitici del momento attraverso carte esplicative. Utile per l’aggiornamento dei dati di situazione riguardante i maggiori problemi. Attivi i limk di riferimento per l’approfondimento dei temi proposti.

IX/6/630. Dal 15 gennaio 2023 l’Università “N Cusano” riprende appieno in presenza le sue attività sospese per via della esigenza sanitaria. Il ricevimento studenti sarà quindi anche in presenza per coloro che gravitano su Roma, fermo restanti le modalità seguite fino ad ora. Info  www.unicusano.it/master

IX/6/631 Albo d’Oro Nazionale dei Decorati al Valor Militare. Il Dott. Roberto Orioli ha predisposto il programma base per la alimetazione con l’iscrizione dei decorati; attivato il collegamento con l’Archivio Digitale in essere.

IX/6/632 Il blog www.guerradiliberazionelastoria.blogspot.com riporta dati ed indicazioni riguardante elementi di aggiornamento del Dizionario minimo della Guerra di Liberazione 1943-1945. Indicazioni in merito sono riportati in merito al Volume dedicato agli Indici ed ai Percorsi di Ricerca

IX/6/633 Il volume dedicato alla Prigionia in Africa Orientale nel secondo conflitto mondiale  a raggiunto la realizzazione del manoscritto n. 2 Una sessione di ricerca è stata svolta il 13 e il 14 dicembre sia presso l’Archivio di Stato di Roma sia presso l’Ufficio Storico dell’Esercito a Via Lepanto dal Direttore, e dal  Dott. Giovanni Riccardo Baldelli.

IX/6/634. Albo d’Oro Nazionale dei Decorati al Valor Militare. Indetta una riunione il 10 gennaio 2023 per l’attivazione delle modalità di alimetazione. Saranno Presenti il Direttore del CESVAM, il Dott. Orioli e la dott. Chiara Mastrantonio per la prima azione di tutoraggio.

IX/6/635 E’ uscito il n. 4 del 2022 Anno LXXXIII, Supplemento XXVII, Ottobre – Dicembre 2022, 27° della Rivista, di “QUADERNI” . Eventuali copie possono essere richieste alla segreteria (segreteriagenerale@istitutonastroazzurro.org)

IX/6/636 Il blog www.prigioniadiguerra.blogspot.com riporta gli aggiornamenti del Dizionario minimo della Grande Guerra. Inoltre indicazioni sui volumi dedicati alle “Riflessioni sulla Grande Guerra” N. 13, n.14, n.15 della Collana I Libri del Nastro Azzurro

IX/6/637 Il blog www.uniformologia.blogspot.com riporta indicazioni sul costume  militare recente; in particolare riporta le uniformi della ex URSS  e dei Paesi del Patti di Varsavia. Inoltre tavole sinottiche dei gradi e distintivi e decorazioni degli eserciti dei paesi citati. Base per eventuali tesi di laurea riguardanti la Unione Sovietica e  il suo potere militare.

IX/6/638 Glossario 1945 per il Dizionario minimo della Guerra di Liberazione 1943 -1945. Alla data del 31 ha raggiunto e oltrepassato i 1000 previsti. Attualmente è alla revisione degli Autori. Contattata la Casa Editrice per la edizione a Stampa prevista per la metà del mese di Gennaio 2023.

IX/6/639 Il blog www.internamentoereticolati.blogspot.com riporta gli aggiornamenti sulla ricerca dedicata l’Internamento in Germania dal 1943 al 1945. Documenti per sostenere la tesi del III Fronte della Guerra di Liberazione. Sono state lette indicazioni che gli internati in Germania non fecero parte della Guerra di Liberazione. La prima domanda da porre a questa tesi è: alloca chi sono?.

IX/6/640 Target di Piattaforma Cesvam per Gennaio 2023. Aggiornamento Comparto “QUADERNI2 con l’inserimento di tutte le copertine della Rivista uscite fino al dicembre 2022

IX/6/641 La Rivista “QUADERNI ON LINE” ha avuto nel 2022 26036 lettori/accessi con una media di circa  2200 lettori/accessi con punto di oltre 3000 nei mesi più attivi.

IX/6/642  Il blog www.storiamilitare.blogspot.com riporta le tracce di tesi per il Master in Storia Militare Contemporanea  per la IV Edizione, Anno Accademico 2021

IX/6/643– Compendio 1945 del Dizionario minimo della Guerra di Liberazione è arrivato al manoscritto n. 5 E’ predisposta la stampa presso la Casa editrice per la fine del gennaio 2023

IX/6/644. Nel n. 6 del 2022 del Periodo dell’Istituto nella IV di Copertina sono state pubblicate le Copertine dei Volumi 13, 14,15 su “Riflessioni sulla Grande Guerra” che completano il Dizionario Minimo della Grande Guerra

IX/6/645 -  Ricerca materiali ed iconografia del Nastro Azzurro. Approntato un piano di ricerca delle Medaglie e delle Produzioni dell’Istituto al fine di acquisire documentazione per i Libri del Centenario in fase di approntamento.

IX/6/646  Il blog www.studentiecultori.blogspot.com riporta indicazioni sulle modalità didattiche della frequenta dei master. In particolare indicazioni  sullo stato di apprendimento dei testi preposti tramite test facoltativi.

IX/6/647. Il blog “Atlanteitalia.blogspot.com raccoglie le note sulla situazione italiana attraverso le carte. Attualmente dei blog geografici è il meno frequentato, forse per via del mancato aggancio ai motori di ricerca.

IX/6/648 Target di Piattaforma Cesvam per Gennaio 2023. Aggiornamento Comparto “QUADERNI ON LINE con l’inserimento di tutti Indici fino al Dicembre 2022. Attualmente sono riportati gli indici fino al n. 55 riferito al Luglio 2020.

IX/6/649.  Il blog www.atlanteuropa.blogspot.com raccoglie le note di aggiornamento delle sinossi del Master di Politica Militare Comparata in relazione agli eventi sul confine orientale europeo e le sue conseguenze, soprattutto sul piano energetico e sull’equilibrio delle forze

IX/6/650 Prossimo INFOCESVAM sarà pubblicato il 1 marzo 2023. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM.

lunedì 9 gennaio 2023

Strategia Italiana per l'Artico ENI e l'Artico

 5a. L’ENI E L’ARTICO



 L’Eni riconosce le evidenze scientifiche sui cambiamenti climatici riportate nel 5th Assessment Report dell’IPCC (AR5)82 che ha stabilito l’estrema probabilità del nesso tra mutamenti del clima e attività antropiche. A fronte di tali evidenze, l’Eni ritiene che tutti i soggetti pubblici e privati debbano contribuire concretamente alla mitigazione dei rischi connessi ai cambiamenti climatici. L’Eni, in qualità di società leader a livello globale del settore energetico è impegnata da anni a soddisfare la domanda di energia dei propri clienti perseguendo, al contempo, la mitigazione degli impatti sul clima dei propri processi produttivi e dei propri prodotti. A tal fine, da circa un decennio sta implementando una Climate Strategy che agisce su tre leve: - miglioramento continuo dell’efficienza energetica e progressiva riduzione delle emissioni legate alle proprie produzioni; - promozione del gas naturale come combustibile per la transizione verso un’economia low carbon; - investimenti in energia rinnovabile e sviluppo di prodotti verdi. 81 International Energy Agency, World Energy Outlook 2015, OECD/IEA, 2015, disponibile su http://www.worldenergyoutlook.org/ 82 Si veda https://www.ipcc.ch/report/ar5/ STRATEGIA ITALIANA PER L’ARTICO 18 La sfida ai cambiamenti climatici è una sfida globale che va risolta con soluzioni condivise. Pertanto, l’Italia ritiene che i programmi di riduzione dei gas serra associati ai propri processi produttivi e ai propri prodotti vadano integrati con un forte impegno in iniziative volte a creare sinergie con altri soggetti (sia pubblici che privati) nell’azione di contrasto ai cambiamenti climatici. L’Eni nel corso del 2014 ha aderito a due iniziative pubblico-private finalizzate alla riduzione delle emissioni del metano e del flaring: • la Climate and Clean Air Coalition è un’iniziativa pubblico-privata coordinata dall’UNEP e finalizzata alla riduzione delle emissioni di metano in diversi settori tra cui l’Oil&Gas; nell’ambito di tale iniziativa l’Eni si è impegnata a rendicontare i propri sforzi per migliorare il monitoraggio e ridurre le emissioni da metano legate al ciclo produttivo del gas naturale83; • la Global Gas Flaring Reduction è una partnership pubblico-privata coordinata dalla Banca Mondiale e finalizzata al progressivo azzeramento del flaring. L’Eni aderisce a tale iniziativa dal 2003 e nel 2014 ha sottoscritto l’obiettivo allo “zero routine flaring al 2030”, obiettivo che ritiene di poter raggiungere prima della scadenza84 . Sempre nel corso del 2014 l’Eni ha avviato, insieme ad altre major del settore Oil&Gas, un’iniziativa volontaria denominata Oil&Gas Climate Initiative. L’iniziativa e le aziende che ne fanno parte sono impegnate in un ambizioso piano di azione per contribuire alla lotta ai cambiamenti climatici. Il piano è inteso a rafforzare in modo proattivo la collaborazione, la condivisione delle informazioni e gli aspetti di comunicazione per ottimizzare la gestione delle emissioni dei gas serra del settore oil&gas e per aiutare a guidare la transizione verso un’energia a basso contenuto di carbonio85 . Uno degli strumenti che consentiranno di raggiungere gli obiettivi di de-carbonizzazione dell’economia è sicuramente il carbon pricing. A tal riguardo l’Eni ha sottoscritto un appello pubblico86 ai governi di tutto il mondo e alla UNFCCC per chiedere l’introduzione di sistemi di pricing delle emissioni di anidride carbonica al fine di creare un quadro normativo chiaro, stabile e più ambizioso che possa armonizzare i diversi sistemi nazionali, le cui differenze al momento creano distorsioni competitive (carbon leakage) 87 . Ciò potrebbe ridurre l'incertezza negli investimenti in tecnologie low carbon e incoraggerebbe l’identificazione di modalità più vantaggiose per ridurre in maniera ampia le emissioni di anidride carbonica su scala globale. L’Artico rappresenta per tutte le altre compagnie petrolifere un’importante sfida tecnologica e gestionale. Quest’area offre la possibilità di esplorare risorse minerarie localizzate, però in zone sensibili e remote che rendono necessario un maggiore impegno in termini di sicurezza con una attenta analisi dei rischi, l’impiego di tecnologie all’avanguardia e la selezione di personale altamente specializzato. L’approccio di Eni alle attività nell’Artico comprende i seguenti punti fondamentali: 83 Si veda http://www.ccacoalition.org/en 84 Si veda http://www.worldbank.org/en/programs/gasflaringreduction 85 Si veda http://www.oilandgasclimateinitiative.com/ 86 Le major europee dell’oil & gas lanciano un appello sulla tariffazione delle emissioni di anidride carbonica, Eni S.p.A., 2015, disponibile su http://www.eni.com/it_IT/home.html 87 Delocalizzazione degli impianti produttivi a causa dei maggiori oneri ambientali (ad esempio, costi di compliance all’EU Emission Trading Scheme). STRATEGIA ITALIANA PER L’ARTICO 19 - la conduzione di attività solo nelle zone offshore ice-free con il controllo satellitare della presenza di iceberg e il monitoraggio in remoto di ogni attività di perforazione; - la condizione di operare nei soli periodi dell’anno in cui è minimizzato l’effetto sull’habitat marino (in particolare sui mammiferi) e siano garantite le modalità sito-specifiche di conservazione della biodiversità; - l’utilizzo delle migliori tecnologie di perforazione, riduzione del diametro dei pozzi, gestione della pressione, blowout preventer e sistemi robotici di prevenzione e contenimento di eventuali oil spills; - il coinvolgimento delle popolazioni indigene locali, la loro informazione e la tutela delle loro attività e la valorizzazione delle loro competenze per la gestione delle emergenze (ad esempio l’utilizzo dei fishing vessels nel contenimento degli eventuali oil spills); - l’adozione delle tecnologie e di criteri per la valutazione e gestione degli impatti ambientali e sociali basati sulle esperienze maturate tramite le joint venture attive in Artico. Per meglio comprendere e rispondere alle sensibilità ambientali delle zone artiche Eni si è confrontata con le organizzazioni non-governative più interessate al tema. In particolare, per lo sviluppo del giacimento Goliat, nel Mare di Barents norvegese88 , sono state sviluppate soluzioni ingegneristiche completamente nuove per far fronte alle condizioni estreme che caratterizzano l’area (il clima particolarmente rigido, l’oscurità per periodi prolungati, le difficoltà di comunicazione, il fragile ecosistema locale e le esigenze specifiche delle comunità locali). La FPSO (unità galleggiante di produzione, stoccaggio e scarico), che ha possibilità di stoccaggio fino a 1 milione di barili di petrolio, sarà alimentata per metà del fabbisogno da energia elettrica dalla terraferma, grazie all’installazione del più lungo cavo sottomarino al mondo di questo genere: questa soluzione ridurrà del 50% le emissioni di CO2. Il gas associato e le acque di produzione saranno reiniettate in giacimento minimizzando le emissioni in atmosfera e nell’ambiente marino.