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L’European Defence Action Plan (Edap), l’atteso piano d’azione in materia di difesa è stato infine presentato. Le 19 pagine del documento scritto dalla Commissione costituiscono il suo contributo agli sforzi europei e dei singoli Stati membri a rafforzare le capacità di difesa e di sicurezza dell’Unione, questa volta però da una prospettiva industriale e di rafforzamento del mercato interno.
Le iniziative messe in campo dal documento firmato il 30 novembre vanno comunque contestualizzate con la Global Strategy on Foreign and Security Policy dell’Ue e con il suo Implementation Plan, presentati dall’Alto Rappresentante al Consiglio Affari Esteri e Difesa a metà novembre. Complessivamente il documento presenta alcune novità forse inattese e introduce una serie di aspetti che meritano di essere verificati con attenzione nei prossimi mesi, durante i quali si procederà alla sua vera e propria “execution”. Ricerca europea per la difesa Prende vita il cosiddetto European Defence Fund, composto da due “finestre” complementari, ma distinte in termini gestionali, giuridici e finanziari. Il coordinamento tra le due verrà affidato ad un coordination boardcostituito da rappresentanti della Commissione, dell’Alto Rappresentante, degli Stati membri, dell’Eda e, quando necessario, anche dell’industria. |
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